Riccardo è un bambino normalissimo, che deve gestire un grosso cambiamento nella sua vita: il trasferimento dal paesino d’origine ad una città più grande, con la necessità di abituarsi alle novità e alle nuove difficoltà.
È quando la caduta – metaforica – della sicurezza dell’infanzia si mescola ad una caduta reale in bicicletta che qualcosa si spezza nel protagonista: la sua fantasia, da sempre a sua difesa, si tramuta in una fabbrica di incubi incomprensibili e pericolosi. Inoltre un personaggio misterioso entra nella sua vita, diventando il confidente privilegiato delle ansie di Riccardo: ma sarà reale o immaginario?
Emanuele Racca firma un fumetto ermetico, che fa del “non detto” il suo cavallo di battaglia: le sensazioni del giovane protagonista emergono in modo ancora più oppressivo proprio nell’atmosfera eterea di La caduta, dove la realtà si unisce alla fantasia in maniera talmente stretta da non permettere una distinzione reale tra le due.
Il disegno dell’autore è particolare: dettagliato nei volti, si fa più stilizzato per il resto del corpo e soprattutto negli sfondi, siano essi boschi o interni. L’uso di una quadricromia, che utilizza solo il bianco, il nero e due rossi, di cui uno scuro e uno più sbiadito, contribuisce a quelle sensazioni claustrofobiche che vive il protagonista.
La caduta si pone quindi come delicato racconto di una fase della crescita, descritto attraverso una narrazione parca e uno stile grafico evocativo nel suo minimalismo.
Abbiamo parlato di:
La caduta
Emanuele Racca
Prefazione di Otto Gabos
ProGlo Edizioni, ottobre 2014
80 pagine, brossurato, colore – € 12,00
ISBN: 9788897663171