Agenzia incantesimi: ce ne parla Federico Memola

Agenzia incantesimi: ce ne parla Federico Memola

Dopo il rilancio di Jonathan Steele, Federico Memola ha deciso di moltiplicare gli sforzi per offrire ai lettori del suo serial una doppia dose di avventure, ideando uno spin-off che ha come protagoniste due vecchie conoscenze: Mirian e Jasmine. Agenzia incantesimi debuttera' prossimamente su Strike, la nuova rivista contenitore della...

Con l’arrivo di Strike, nuova collana antologica edita dalla Star Comics, ti appresti a varare una nuova serie: Agenzia Incantesimi. Ci puoi raccontare di che cosa si tratta?
È lo spin-off di Jonathan Steele, ovvero la serie dedicata esclusivamente alle due protagoniste femminili, Myriam e Jasmine.

Realizzare un serial totalmente incentrato su Miriam e Jasmine era da tempo uno dei tuoi progetti. In cosa differiranno le avventure soliste delle tue due eroine rispetto a quelle narrate sulle pagine di Jonathan Steele?
Essenzialmente, il tono delle vicende: la mia intenzione è quella di caratterizzare questa serie con una narrazione più brillante, a volte persino umoristica. Inoltre possiamo considerare le storie più “autoriali”, nel senso che l’unica richiesta fatta ai disegnatori che si cimenteranno con questa serie sarà quella di rispettare la caratterizzazione dei personaggi, ma poi potranno usare lo stile grafico che preferiscono. Il risultato è quello di avere stili estremamente diversi fra loro, ma molto personali. Infine alcune delle storie saranno a colori.

Considerando quanto è conservatrice l’industria del fumetto nostrano si può parlare di un approccio tutto sommato molto innovativo… non hai timore che i lettori, dopo aver riscontrato tante differenze con la serie del biondo detective, possano non apprezzare questo spin-off?
È un rischio, ma d’altronde non avrebbe senso replicare la serie “madre”, io stesso non mi divertirei a scriverla, figuriamoci i lettori a leggerla! Chi cerca “quel” genere di storie continuerà a trovarlo nella serie principale. Chi invece è curioso di esplorare altri aspetti sia dell’avventura a fumetti, sia della vita di queste due ragazze e del mondo in cui vivono, ora può farlo. Quanto all’innovazione, non penso certo che con questa serie “faro’ compiere un nuovo passo all’evoluzione del fumetto italiano”, pero’ mi sembra una serie abbastanza al di fuori degli schemi abituali. Ma questo lo penso anche di Jonathan steele, quindi non so quanto possa valere…

Sono un vecchio marvel fan, infatuato dal concetto di continuità dunque la domanda sorge spontanea: le avventure di Miriam e Jasmine si svolgeranno nel medesimo mondo in cui è ambientata la collana regolare di Jonathan? E come sarà giustificata la mancanza di Jonathan dalle pagine di Agenzia Incantesimi?
L’ambientazione sarà proprio quella della serie attuale di Jonathan, pero’ non ci saranno collegamenti che non siano i personaggi (sia le due protagoniste che alcuni comprimari). Myriam, Jasmine e tutti gli altri saranno gli stessi, con relativi problemi, poteri, caratteri, etc., ma non voglio costringere chi segue una sola delle due serie a comprare anche l’altra per capire qualcosa di una storia. In compenso in questa nuova serie ci saranno dei personaggi ricorrenti (come la cattiva, che verrà introdotto nel primo episodio) che non appariranno nella serie di Jonathan, perché troppo buffi. L’assenza di Jonathan non ha bisogno di giustificazioni, in quanto non deve per forza essere coinvolto in tutti i casi dell’Agenzia. Nella serie principale lo è, perché è la sua serie, qui seguiremo quelli in cui la sua presenza non è richiesta.

Agenzia Incantesimi si candida, dunque ad essere una serie decisamente leggera e spensierata, una vera e propria commedia. Un genere narrativo che, a dire il vero, non si incontra molto spesso nelle pagine degli albi a fumetti, ma che è molto gradito al grande pubblico delle platee cinematografiche. Quale pubblico ti piacerebbe raggiungere con il serial dedicato a Miriam & Jasmine e, a tuo parere, perché la commedia è un genere così poco fumettistico?
Mah, facendomi un quadro generale del fumetto italiano, devo dire che non è poi così vero che a noi manca la commedia (il fumetto umoristico è un altro discorso). È vero che in Italia c’é una tradizione per cui a fare le battute o a dar vita a dei veri e propri siparietti comici sono più che altro i comprimari, le “spalle”, mentre l’eroe è piuttosto serioso. Jonathan rientra in questa categoria solo in parte: non riesco a mantenerlo costantemente serio e immune a gag (o persino brutte figure), è più forte di me. Myriam e Jasmine, al contrario, sono due personaggi più solari e più “quotidiani”, ragion per cui si prestano maggiormente a vivere avventure più ironiche, non c’é pericolo di snaturarle. Quanto al loro pubblico, vedremo: sicuramente pescherà ne pescherà il grosso fra i lettori di Jonathan, ma non tutti: do per scontato che una parte di loro non sarà interessata a una serie che giudicheranno troppo “leggera”. E poi penso che potrebbe essere apprezzata anche da chi segue il fumetto francese più classico (quello alla Tintin e Spirou, per interderci).

Di quante pagine sarà composta ogni storia? E quali saranno i disegnatori dello staff di Agenzia Incantesimi?
Le storie, al momento, sono composte da 16 tavole e sono autoconclusive, anche se in futuro non escludo di ricorrere alla struttura a puntate per avventure più complesse. Lo staff, detto francamente, non esiste. O meglio, non ci sono disegnatori fissi per questa serie, è aperta a chiunque voglia cimentarsi con essa, quindi anche a molti “disegnatori ospiti”. Il primo episodio, per esempio, è stato disegnato da Sergio Ponchione, con uno stile più “cartoonesco”, che ha voluto anche rendere graficamente omaggio a Will Eisner; il secondo da Gianni Sedioli, un disegnatore della vecchia serie rimasto alla Bonelli (é nello staff di Zagor), ma che non ha resistito alla tentazione di realizzare una breve storia di questa serie; poi sarà la volta di Riccardo Crosa, il creatore di Rigor Mortis, che ha già collaborato al n. 1 di Jonathan; in seguito di Gianluca Cerritelli, che userà uno stile “alla Bruce Timm”. Dopo non lo so. La porta è aperta.

La presenza di Gianni Sedioli, nell’insolito ruolo di guest star, fa ben sperare nell’opportunità di poter coinvolgere qualche altro nome “estraneo” alla serie mensile di Jonathan … quale autore ti piacerebbe poter ospitare sulle pagine di Agenzia Incantesimi?
Santo cielo, la lista sarebbe davvero lunga! Rimanendo nel mondo reale, mi piacerebbe poter ospitare Mario Alberti e Giancarlo Olivares, o (sconfinando nel moooolto difficile) Gavazzano. Poi, volendo, potrei citare autori come Alan Davis, Adam Hughes, Enrico Marini, Alfonso Font e tanti, tantissimi altri. Ma questi, appunto, sono sogni.

Si ringrazia ComicUs.it per la gentile concessione.

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