The Unwritten vol. 1 di Mike Carey e Peter Gross

The Unwritten vol. 1 di Mike Carey e Peter Gross

Tom Taylor scopre suo malgrado quanto il confine tra realtà e fantasie letterarie possa essere labile. The Unwritten, di Carey e Gross, condensa in sé tutte le caratteristi migliori dei fumetti targati Vertigo.

Come si fa a parlare di The Unwritten, l’ultimo lavoro di Mike Carey e Peter Gross, in cui gli autori tornano a collaborare insieme dopo l’acclamato ciclo di Lucifer, senza tirare in ballo le solite considerazioni sul fumetto intellettuale e colto o sulla capacità di raccontare forte come un incantesimo?
È difficile, ma per esempio si può partire dall’approccio alla creazione del fumetto da parte dei due autori, che scelgono di mettere da parte gli steccati precostituiti e di lavorare in modo collaborativo al 100%, per quanto possibile (come Carey ci tiene a specificare praticamente sempre). È interessante notare che quando la divisione dei ruoli si assottiglia e Carey e Gross diventano, a tutti gli effetti, co-autori (nel senso che entrambi invadono il campo principale dell’altro, eliminando la distinzione – fittizia? – sceneggiatore/disegnatore), questo, lungi dallo spersonalizzare gli autori, paradossalmente li esalta proprio nei loro ruoli specifici.

Era da tempo che non si vedeva un Carey così sicuro dei propri mezzi: abile nel tenere le fila dei dialoghi, lo sceneggiatore inglese tesse una trama a metà fra il calligrafismo e la presa in giro, che mette in scena quasi un mystery play in cui realtà letteraria e mondo reale si mescolano con nonchalance. Carey, nella vita, divide la propria attività fra i fumetti e i libri (e, in maniera minoritaria, il cinema): conosce bene i meccanismi dei carrozzoni che circondano i due mondi, ma anche l’ebbrezza che provoca il raccontare – bene – storie che abbiano senso.
Le considerazioni sulla sicurezza nei propri mezzi valgono, in egual misura, per Gross, mai così a proprio agio con uno stile quasi da linea chiara. Anatomia, caratterizzazione e composizione delle vignette e delle tavole sono lontane anni luce da alcuni tentativi goffi visti negli anni passati.


Tommy Taylor
è il maghetto protagonista di una serie di romanzi fantasy che sono diventati un fenomeno di massa. Alle convention, i fan celebrano le sue storie, sperando che il suo creatore scomparso, Wilson Taylor, ritorni per scrivere un’ultima avventura e venerano come leggenda incarnata il vero Tom Taylor, il figlio di Wilson.
Quando, in maniera inaspettata e bizzarra, la vita di Tom comincia ad assomigliare sempre di più a quella di Tommy, il ragazzo deve misurarsi con una inquietante cospirazione in cui realtà e fantasie letterarie iniziano a diventare indistinguibili.

The Unwritten condensa in sé tutte le caratteristi migliori che i fumetti Vertigo dovrebbero avere (e che, se mi è consentito, ultimamente stavano vistosamente perdendo): forte accento letterario, possibilità di lettura multilivello, capacità di interpretare lo zeitgeist (e di commentare sullo stato della società odierna, nei limiti della fiction) e personaggi ben definiti e interessanti.
Per questo (e grazie alla intelligente promozione da parte dell’ufficio marketing della DC), The Unwritten ha raccolto consensi unanimi, e si candida ad essere il primo successo crossover della Vertigo da molto tempo a questa parte, dopo alcuni pesanti scivoloni dell’editore americano.


Abbiamo parlato di:
The Unwritten vol. 1 – Tommy Taylor e la falsa identità
Mike Carey, Peter Groos, Yuko Shimizu
Planeta DeAgostini 2010
144 pagine, brossurato, colori – 14,95€
ISBN: 9788467491746

Riferimenti:
Intervista a Mike Carey: www.lospaziobianco.it/?p=22834
Il sito di Mike Carey e Peter Gross: mikeandpeter.com

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