di Didier Comés
Lizard Edizioni, 1998 – 128 pagg. b/n bros. – 7,49euro
In un paesino delle Ardenne dove l’ignoranza e la superstizione regnano sovrane un giovane passa per lo scemo del villaggio, o forse lo è per davvero. Perché è muto e perché non concepisce la cattiveria: è vittima di una bontà d’animo e di un’ingenuità unica. Per questo è facile approfittarsi di lui e, per esempio, farlo lavorare come una bestia da soma tutto il giorno senza che lui abbia a che ridire. La sua storia cambia quando incontra un’altra persona di cui si può dire tutto il male possibile: una zingara che è anche una strega. Cambia senza che la sua sensibilità e la sua bontà possano essere intaccate. Una storia fiabesca, magica, affascinante e un po’ amara. L’autore cura sia la storia che i disegni. Il tratto è sintesi elegante e ricercata, colpisce e comunica con immediatezza e semplicità. Rendere semplici le cose complesse è dote dei grandi e Comés lo è. Veramente notevole e originale.

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