Dopo quasi trent’anni dal suo debutto, Love and Rockets (L&R) si presenta al lettore come una delle serie cardine della storia del fumetto indipendente americano. Cominciata per opera di tre fratelli provenienti dal sud della California (Gilbert, Jaime e Mario Hernandez) nei primi anni ’80 e subito dopo pubblicata ininterrottamente dalla Fantagraphics, L&R ha profondamente influenzato la generazione successiva di fumettisti, plasmandone in maniera decisiva la sensibilità artistica. I fratelli Hernandez sono riusciti a fare del grande fumetto, partendo dalla personale reinterpretazione del realismo magico della narrativa latinoamericana e mescolando poi le carte dei generi, disegnando con talento naturale storie complesse, ricche di intrecci che lasciano al lettore il compito di unire i puntini narrativi per arrivare a vedere il quadro completo.
Partiti in tre, dopo poco le storie sono state portate avanti dai soli Gilbert (o Beto) e Jaime, e pubblicate da principio in volumi che alternavano i loro due archi narrativi paralleli e pressoché indipendenti (chiamati rispettivamente Palomar e Locas), che si sono conclusi nel 1996 (Voll. 0-14, in Italia da Magic Press). Locas in Love è il volume numero 17 della seconda serie di L&R: dopo Ferme, piccole!, la parentesi wrestling animata dai personaggi del mondo creato da Jaime Hernandez (L&R Vol.15, Magic Press), ritornano in pista le nostre beniamine, Maggie & Hopey, per quello che potrebbe essere considerato il punto di partenza del secondo ciclo di storie delle Locas, edito negli USA tra il 2001 e il 2007. Il volume racconta principalmente due storie: la prima intitolata Maggie and Hopey Color Fun, la seconda Penny Century, prima parte di una mini-serie che si concluderà con l’uscita del prossimo volume con le storie della serie di Jaime (il numero 19), previsto dalla Magic Press per il prossimo anno.
Maggie and Hopey Color Fun: “…come il panettone a Natale…”.
In questo one-shot l’autore ci presenta le protagoniste principali della sua storia, in quattro parti e 24 pagine che sono una summa della sua cifra stilistica. Ritornano Maggie and Hopey, insomma, muovendosi alla grande nel loro complesso mondo sentimentale. Dichiarazione d’intenti rispetto a quello che verrà in seguito, l’attenzione alle sfumature emozionali della vita delle sue protagoniste è sempre in primo piano, con l’autore che si dedica con passione ad approfondire la complessità dei personaggi della serie. Dal punto di vista stilistico, il tratto di Jaime Hernandez è ormai perfettamente emancipato rispetto ai suoi modelli di riferimento (soprattutto dal fratello Beto). Si muove con una linea essenziale, chiara, in tavole scandite da un ritmo ordinato, simmetrico, di taglio cinematografico. Parallelamente, l’autore porta avanti l’uso dell’intermezzo tra il nonsense e il surreale, ricco di riferimenti al proprio immaginario fantastico, leit-motiv nella narrazione di L&R sin dai primi episodi. La novità di questa breve storia sono i colori, un divertissement di campiture a colori vivaci che sostituiscono i forti contrasti del bianco e del nero tipici della serie.
Penny Century: “Che razza di nome. Che fenomeno”.
In questi primi quattro numeri (dei sette totali) di questa mini-serie Jaime Hernandez si dedica ad approfondire la vicenda di Penny Century (lo “schianto” di amica di Maggie e Hopey nonché moglie dello strambo miliardario H.R. Costigan), uno dei tanti multiformi personaggi della serie. Si ritorna al bianco e nero, e ad una storia con un respiro un po’ più ampio. La narrazione è al solito complessa, con passaggi molto lontani nello spazio e nel tempo. Si parte con Penny da giovane e i suoi rapporti sentimentali spericolati, narrati da Ray, ormai ex-amante. Si ritrova una Penny matura alle prese con la sua famiglia più Maggie, Hopey e le altre, in un continuo cambio di prospettiva. La storia si dipana nel solito turbine di sentimenti di varie generazioni, di vite che si incrociano più e più volte. J. Hernandez comunica con maestria: sempre attento a mantenere un perfetto equilibrio narrativo (scansando il patetico), riesce a coinvolgere empaticamente il lettore nella sua esplorazione delle sfumature dei sentimenti umani. Il tutto in uno stile di disegno che ormai ha raggiunto la sua classicità, fatto di una linea essenziale e del contrasto di grandi spazi bianchi e neri.
In conclusione, seppur interlocutorio, con storie sviluppate con pochi tratti narrativi (in attesa della fine di questa mini-serie) rispetto ai grandi affreschi che costituiscono l’ossatura della serie principale, questo volume è senza dubbio da consigliare. Certo, per i digiuni del ricco il mondo di L&R potrebbe essere facile perdersi un po’ nel dedalo di sentimenti messo in scena dall’autore. Ma per i più curiosi, in questo volume si può trovare un ottimo assaggio di ciò che ha fatto la grandiosità di quest’opera. In attesa degli ulteriori sviluppi, anche in questa occasione Jaime Hernandez si dimostra artista raffinato.
Abbiamo parlato di:
Love and Rockets Vol. 17: Locas in Love
Jaime Hernandez
Traduzione: Giorgio Saccani
Magic Press, 2009
19×28, 128 pagine, brossurato, bianco e nero e colore — 12,50€
ISBN: 9788877592842
Riferimenti:
Magic Press: www.magicpress.it
Fantagraphics Books: www.fantagraphics.com
Davide Occhicone
29 Novembre 2010 a 19:06
Segnalazione della recensione di Andrea sul sito della Fantagraphics Books…
…qui!