
Volumi come D.R.U., uscito in Francia nel 2004 per Casterman, rappresentano quindi dei piacevoli diversivi a questo trend, in quanto facilmente identificabili in un genere preciso senza particolari pretese intellettuali o smanie di originalità: il noir, frequentato innumerevoli volte anche da scrittori e da registi, sebbene raramente con la medesima efficacia nelle pagine disegnate.
La storia scritta da Thierry Jonquet (1954-2009, autore di oltre 20 romanzi) è impostata in maniera semplice e diretta, i personaggi sono delineati chiaramente e la trama, per quanto abbastanza prevedibile, risulta comunque avvincente e invita il lettore a proseguire rapidamente verso la conclusione.

Il segno di Jean-Christophe Chauzy (classe 1963, attivo dal 1988), si rifà alla tradizione del suo paese, sebbene ogni tanto facciano capolino elementi più fortemente espressivi che ricordano un po’ Jose Munoz. Il suo tratto risulta estremamente leggibile, soprattutto nei volti dei protagonisti, delineati con abilità e forza, che spiccano in un contesto sporcato dal buio e dalle ombre, quasi come se gli ambienti fossero oscurati dal fumo di una vecchia locomotiva. Non si evidenziano soluzioni grafiche particolari o tavole costruite in modo bizzarro, e tuttavia il ritmo delle vignette segue perfettamente quello della sceneggiatura, restituendone al meglio le atmosfere chiuse e angoscianti.
Non convincono del tutto le metafore sociali e la figura del vecchio dirigente sembra un po’ forzata, ma sono piccole sbavature che non compromettono l’insieme.
Abbiamo parlato di:
D.R.U. – Direzione Risorse Umane
Thierry Jonquet & Jean-Christophe Chauzy
Traduzione di Giuseppe Peruzzo
Q Press, 2009
56 pagine, bianco e nero, brossurato – 11,90 €
ISBN 978-88-95374-10-9

