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Dampyr #180 – Il figlio di Kurjak (Boselli, Statella, Fara)

10 Marzo 2015
Un’altra avventura nel multiverso per Harlan e Kurjak che riannoda i fili di una vecchia avventura e fa un po’ di luce sul passato del bosniaco.
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Dampyr180_coverUno dei migliori aspetti di Dampyr, merito di Mauro Boselli, è il multiverso nel quale si muovono i personaggi, fonte infinita di spunti per storie e ambientazioni: come la possibilità di derogare, quando necessario per lo sviluppo della trama orizzontale della serie, dal classico impianto narrativo “Harlan vs Maestri della notte”.

In questo numero si punta il riflettore su Kurjak facendo un po’ di luce sul suo tragico passato e riprendendo i fili di un’avventura nel multiverso, avvenuta subito dopo il centesimo numero della serie, che aveva avuto conseguenze importanti per il compagno di avventure di Dampyr e che in questa riuscita storia – almeno da un punto di vista narrativo – trova nuove basi per interessanti sviluppi futuri.
Da evidenziare anche il ritorno in scena del padre di Harlan, il Maestro della notte Draka, uno dei personaggi più profondi e sfaccettati dell’intera serie.

Altro merito di Boselli è di aver “imposto”, come curatore della serie, una sorta di canone grafico composto da tavole ricche di campiture oscure, ombre e retinature, al quale i disegnatori devono rifarsi. I disegni di Daniele Statella e Marco Fara si innestano in questo binario, ma con risultati sufficienti ma senza mai arrivare all’eccellenza.
In un paio di occasioni, le tavole depotenziano notevolmente i passaggi della sceneggiatura, creando confusione nel lettore anziché l’impatto impatto che le trovate narrative sulla carta avrebbero necessitato.

Abbiamo parlato di:
Dampyr #180 – Il figlio di Kurjak
Mauro Boselli, Daniele Statella, Marco Fara
Sergio Bonelli Editore, Marzo 2015
98 pagine, brossurato, bianco e nero, € 3,20
ISSN: 977159000200250180

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David Padovani

David Padovani

Fiorentino, classe 1972, svolge la professione di architetto. Grazie a un nonno amante della fantascienza e dei fumetti, scopre la letteratura fantastica e il mondo degli albi Corno della seconda metà degli anni '70.
Tex e Topolino sono sempre stati presenti nella sua casa da che si ricordi, e nella seconda metà degli anni '80 arrivano Dylan Dog e Martin Mystere e la riscoperta del mondo dei supereroi USA.
Negli anni dell’università frequenta assiduamente le fumetterie, punti d’incontro di appassionati, che lo portano a creare assieme ad altri l’X-Men Fan Club e la sua fanzine ciclostilata, in un tempo in cui di web poco si parlava ancora.
Con l’avvento del digitale, continua a collezionare i suoi amati fumetti diminuendo la mole di volumi cartacei acquistati, con somma gioia della compagna, della figlia e della libreria di casa!

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