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Dampyr #173 – Il segno di Alastor (Boselli, Maroto)

14 Agosto 2014
Con Il segno di Alastor, su Dampyr #173, Mauro Boselli ed Esteban Maroto iniziano una saga sword & sorcery in due parti
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dampyr173_coverL’introduzione del Multiverso in Dampyr ha aperto possibilità narrative altrimenti difficilmente esplorabili in una serie incentrata sui vampiri, sebbene Mauro Boselli, grazie all’uso di flashback e di viaggi temporali mistici è comunque riuscito a introdurre le tematiche del grande romanzo storico all’interno della serie.
In particolare il multiverso dampyriano ha permesso di raccontare anche storie di genere fantascientifico, ma anche di genere steampunk e fantasy (in questo caso non mancano, però, esempi nel corso della serie di buone storie fantasy che non necessitano del multiverso per funzionare). In particolare su Dampyr #173 Boselli, insieme con Esteban Maroto, inizia una saga in due parti di genere sword & sorcery (quello alla Conan, per intenderci), dove mostra anche una buona dose di autocritica e autoironia quando mette in bocca a Kurjak la frase

È una storia davvero assurda! Una “space opera” da quattro soldi! 1

che in ogni caso resta un’ottima recensione anche per questo Il segno di Alastor.
Albo comunque godibile nel complesso, interessante la prima parte in cui, dopo un’introduzione da fantascienza apocalittica, sono soprattutto i toni tenebrosi alla Hodgson a dettare l’atmosfera, per poi passare al classico sword & sorcery prima con Kurjak e poi con Harlan.

Abbiamo parlato di:
Dampyr #173 – Il segno di Alastor
Mauro Boselli, Esteban Maroto
Sergio Bonelli Editore, agosto 2014
98 pagine, brossurato, bianco e nero –  € 3.20

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  1. Riferimento a Dampyr #101, Alla ricerca di Kurjak 

Gianluigi Filippelli

Gianluigi Filippelli

Gianluigi Filippelli (Cosenza, 1977) ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università della Calabria. Attualmente lavora presso l'Osservatorio Astronomico di Brera (Milano) dove si occupa di Edu INAF, il magazine di didattica e divulgazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica di cui è editor-in-chief.
Tra i suoi interessi, le applicazioni della teoria dei gruppi alla fisica e la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico.
Last but not least, è wikipediano.

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