Da tempo si sono perse le tracce di uno Zagor ormai sessantenne. Roger Hodgson ha intrapreso un’inchiesta per ritrovare Patrick Wilding che lo ha portato nella casa di un misterioso personaggio che, avendo conosciuto l’eroe, continua a raccontare al giornalista episodi inediti della vita dello Spirito con la scure.
Moreno Burattini in questo secondo albo della miniserie se, da un lato, non sviluppa eccessivamente l’aspetto investigativo della trama come forse alcuni lettori potevano aspettarsi, dall’altro presenta una storia che serve a evidenziare un’altra delle caratteristiche fondanti di Zagor: il suo rapporto con gli indiani, a dimostrazione che la ricerca intrapresa da Hodgson è specchio narrativo dell’intento della serie, cioè la ricerca del lato più umano dell’eroe.
Il vento nella prateria è in effetti un racconto pieno di poesia e di sentimento, espressi soprattutto nelle pagine in cui non sono gli esseri umani al centro della scena, bensì i cavalli. Anna Lazzarini – al suo debutto su Zagor – cattura la poesia della sceneggiatura in alcune tavole mute a mezzatinta in cui, non solo dà dimostrazione di un’efficace perizia grafica nel disegno dei cavalli, ma riesce a catturare e ad amplificare la gioia e il dramma di eventi universali come la nascita e la morte.
Zagor è, in fin dei conti, un semplice spettatore della tragedia a cui assiste, ma stavolta la giustizia della natura è più alta e più completa di quella umana.
Abbiamo parlato di:
Zagor Darkwood Novels #2 – Il vento della prateria
Moreno Burattini, Anna Lazzarini
Sergio Bonelli Editore, luglio 2020
64 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,50 €
ISSN: 977223901100300017
Zagor Darkwood Novels #2 (Burattini, Lazzarini)
Secondo appuntamento con il giornalista Hodgson e il suo misterioso ospite, alla ricerca dello Spirito con la scure, di cui da anni si sono perse le tracce.
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