Un uomo viene ritrovato privo di sensi e gravemente ferito: addosso non ha né documenti, né effetti personali, e il suo unico segno di riconoscimento è un tredici, scritto a caratteri romani, tatuato sulla clavicola sinistra.
Da qui in poi il ritmo è serrato, degno delle migliori spy-stories: i cambi di scena sono frequenti e talvolta netti ma mai disturbanti, grazie all’ottima intesa tra gli autori. Il disegno, in particolare, spazia dalla ricca emotività descrittiva di alcuni paesaggi, alla sintesi ossessiva del particolare, dilatando o stringendo il tempo in funzione della storia, in tavole scandite da una coerente successione di dominanze cromatiche. Così, i tratti fisici dei personaggi diventano indice della loro psicologia, come le rughe e i lineamenti duri della Mangusta, o il candido e gelido sguardo del Tenente Jones.
Il capolavoro di William Vance e Jean Van Hamme viene ristampato da Mondadori Comics per edicola e libreria: sedici cartonati a colori di oltre cento pagine, con postfazione, che includono gli episodi dello spin-off XIII Mystery, riproposto a partire dal secondo volume (contenente il sesto episodio, sceneggiato e disegnato da Bollée e Cuzor). La scelta di inserire lo spin-off in ordine non cronologico ma di continuity permette ai nuovi lettori di apprezzare la saga per intero, tuttavia accostando fisicamente le due opere risulta evidente il divario di qualità, specie nella scrittura: la serie Mystery sbroglia vecchi fili, ma non raggiunge mai le vette dell’originale.
Abbiamo parlato di:
XIII #3
William Vance, Jean Van Hamme
Mondadori Comics, giugno 2015
104 pagine, cartonato, colori – 8,00 €
ISBN: 9788869261442