di Paul Jenkins e Claudio Castellini
Panini Comics – 48 pagg. bros. col. – 2,80euro
Questa miniserie, ambientata nel futuro e dedicata alla morte di Wolverine, ci presenta un Logan ormai vecchio e disilluso, stanco di vivere, un po’ malinconico, molto paranoico e certamente schizofrenico (infatti sembra soffrire di uno sdoppiamento della personalità, e dialoga spesso con sé stesso). Wolvie ha vissuto solo e lontano dal mondo per molti anni, ma una lettera il cui contenuto ci è per ora sconosciuto, lasciatagli da un Sabretooth redentosi prima di morire, lo trascina ad un confronto con i demoni ed i misteri del suo passato. Nei primi due capitoli, Paul Jenkins introduce lentamente una trama per ora misteriosa, intrigante e condita di buoni spunti, come l’ idea che il fattore di guarigione di Logan sia tanto fisico quanto psichico, e di conseguenza rimuova dalla sua mente i ricordi più dolorosi e disturbanti preservando la sua sanità mentale. Castellini illustra tavole accurate, dal gusto un po’ retro’ e dalle anatomie enfatizzate, richiamandosi come sempre a Buscema. Poco delicati sono invece i colori di un Paul Mounts troppo impreciso, forse a causa della ristrettezza dei tempi concessigli dalla Marvel. È presto per dare giudizi, ed anche se le premesse sembrano buone questi primi due episodi non sono assolutamente d’ impatto come quelli di Origini, con cui The End , pur non costituendone il seguito, ha molti punti di contatto. (Umberto Monzani)
Wolverine: The End #1
Wolverine: The End #1 (Umberto Monzani)
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(aggiornato il 25/09/2017)