Emergono nuovi dettagli sull’incidente mortale costato la vita allo stunt John Bernecker sul set di The Walking Dead lo scorso 12 luglio.
Le indagini sono state affidate al capitano John Kennedy, un ufficiale dell’ufficio dello sceriffo della contea di Coweta (Georgia), location del serial basato sui fumetti di Robert Kirkman. Dopo l’apertura dell’indagine, l’ufficio dello sceriffo ha rifiutato di fornire materiale ai media, grazie a una legge statale che protegge le indagini e vieta di fornire video, immagini e rapporti.
Il caso sarà esaminato in tandem con altre due persone, guidate dall’amministrazione federale per la sicurezza e la salute sul lavoro e del sindacato degli attori, anche se quest’ultimo non assumerà investigatori indipendenti. Nel frattempo, sembra che, subito dopo l’incidente, le forze dell’ordine locali abbiano dovuto fare fronte a dei problemi che potrebbero complicare ulteriori scoperte.
Il vice-sceriffo J.P. Traylor, la prima persona ad arrivare sulla scena mezz’ora dopo che questi era avvenuto, ha compilato un rapporto di quattro pagine, ma non è stato in grado di interrogare Monty L. Simons, il coordinatore degli stunt, in quanto quest’ultimo assieme ad altri membri della troupe era stato mandato via poco dopo l’incidente, secondo quanto riferito nel rapporto di Traylor.
Al momento non è stato chiarito chi abbia deciso di mandare via Simons (che non ha voluto rispondere a una mail in cui li si chiedeva di commentare la vicenda), ma il veterano degli stunt Conrad Palmisano, ex presidente della Stuntmen’s Association of Motion Pictures, lo ritiene una “persona molto qualificata, e un uomo concentrato e competente”.
Il vice-sceriffo non sarebbe stato nemmeno in grado di fare domande al primo aiuto regista dell’episodio che si stava girando, e il cui nome non è stato reso pubblico ai media, e che viene considerata in genere la persona responsabile della sicurezza. A essere contattati sarebbero stati invece il secondo assistente alla regia Matthew Goodwin e l’attore Austin Amelio, che stava girando la sequenza che ha portato alla morte di Bernecker.
La fidanzata dello stunt deceduto, Jennifer Cocker, anche lei una stuntwoman che ha lavorato a progetti come Preacher, ha messo in dubbio la presenza di Amelio sul balcone in cui la sequenza era in lavorazione, sulla base del fatto che era sbagliato avere un professionista esperto accanto ad un attore relativamente inesperto “che non sapeva cosa stava facendo”.
Tra gli altri fattori che saranno esaminati dalle indagini vi è inoltre il fatto che l’ambulanza ci abbia messo ben 17 minuti per arrivare sulla scena dell’incidente. Mentre un mezzo dei vigili del fuoco arriva entro sette minuti, l’elicottero Medevac Air Life 4 evacuò Bernecker 30 minuti dopo la caduta.