Mentre fa notizia l’annuncio della presentazione della serie animata di Dragonero, realizzata da SBE in collaborazione con la Rai, a Lucca Comics & Games 2022, in edicola arriva lo Speciale Il regno dei lupi.
Un albo molto atteso per vari motivi: l’uscita arricchisce un periodo già fecondo, che già conta il volume Senzanima Inferi, in libreria, il numero bis estivo I dimenticati in arrivo e, sempre sulla serie regolare, l’apertura di un nuovo ciclo con I giorni dell’odio, successivo a quello dei Non morti appena concluso.
All’abbondanza di prodotti dragoneriani si aggiungono, su Il regno dei lupi, i disegni di Massimo Dall’Oglio, autore dal segno raro e apprezzato anche in Giappone, per la sua tipica cifra stilistica manga, mentre la trama di Luca Enoch si concentra su un periodo della vita di Ian finora poco esplorato, ma con potenzialità tutte da scoprire.
Il regno dei lupi è ambientato all’epoca in cui il giovane eroe, dopo aver lasciato i Senzanima, milita fra gli Incursori imperiali, e propone un’avventura classica, avvincente, all’interno della quale Enoch tratta varie tematiche: dalla difesa delle tradizioni, alla libertà di usi e costumi, al complesso rapporto fra verità e giustizia. Fra battaglie nei cieli, infiltrazioni aeree e una buona dose di violenza, gli Incursori sono chiamati a risolvere un assalto a un monastero fortificato.
Lo sceneggiatore dipinge all’inizio uno Ian più spensierato rispetto alla versione matura del mensile, ma al tempo stesso risoluto e consapevole delle proprie abilità. A fargli da spalla c’è Leyll, personaggio a tratti stereotipato ma meritevole di approfondimento, magari in futuro, che agisce come un angelo custode.
Non stupiscono, vista l’attenzione puntigliosa degli autori alla continuity, le connessioni con la serie regolare presenti in Il regno dei lupi, in particolare un episodio che anticipa i motivi dell’astio fra il cancelliere Ausofer e Ian e alcune situazioni che pongono le basi ideologiche per la futura ribellione del Romevarlo.
Il lavoro di Dall’Oglio è prezioso e lo stile appare addirittura migliorato e affinato, per restare in ambito , rispetto al recente lavoro su I pirati dei cieli, albo di Nathan Never scritto da Sergio Masperi e dal compianto Federico Memola.
A esaltare i disegni c’è il colore, utilizzato per la prima volta dal disegnatore e realizzato in acquerello digitale con l’aiuto di Nicola Dessì. Sin dalle prime tavole, che propongono un inseguimento fra montagne innevate, si intuisce la cura data proprio alla colorazione, con le linee cinetiche che si fondono ai disegni e si perdono fra le nuvole, restituendo la sensazione di libertà e di velocità degli höke, le macchine volanti dei tecnocrati.
La costruzione della griglia gioca fra le simmetrie tipiche del fumetto bonelliano e le asimmetrie più orientali, per adattarsi al ritmo del racconto, ed è dunque in grado di soddisfare sia gli amanti dello stile Bonelli, sia i lettori più giovani di manga. È questo, forse, lo scopo della casa editrice di via Buonarroti nel proporre, oltre alla serie animata, un albo come Il regno dei lupi: attrarre un pubblico di ragazze e ragazzi.
Abbiamo parlato di:
Speciale Dragonero n. 10 – Il regno dei lupi
Luca Enoch, Massimo Dall’Oglio
Sergio Bonelli Editore, luglio 2022
128 pagine, brossurato, a colori – 7,90 €
ISSN: 977238485600920010