Get me out è il titolo di una canzone dei No Resolve, ma le tre parole potrebbero essere pronunciate dai malcapitati abitanti del labirintico complesso mostrato, stanza per stanza, in Tropical Zombie di Nicola Stradiotto.
L’autore è subito chiaro sul contenuto del suo fumetto edito da Bolo Paper, dato che in copertina scrive: “The macabre and disgusting tropical zombie almanac of nonsense”. La dichiarazione d’intenti è rispettata nel racconto, che si caratterizza per bicromia e assenza di testo: il bianco fa da sfondo ai segni incisi sulla carta con il colore rosso e ogni tratto, che delimiti le pareti o le poche figure umane, richiama inequivocabilmente il sangue, assimilabile a un ronzio continuo di sottofondo.
Se i personaggi vengono colti mentre espletano i loro bisogni corporali, non vengono mostrati mentre commettono o subiscono violenza: di questa il lettore osserva solo il risultato, non la messa in scena, lasciata all’immaginazione. Uno sforzo di fantasia è richiesto anche per mettere insieme i pezzi di una narrazione enigmatica, suddivisa in una serie di momenti che, combinati tra loro, potrebbero formare un flusso ordinato.
Cercare un significato preciso in un’opera dichiarata “almanac of nonsense” appare fuori luogo nonché arduo, anche se si può azzardare una categorizzazione: Tropical Zombie sembra un divertissement per certi versi gratuito, più per l’autore stesso e per qualche appassionato di macabro e splatter che per un pubblico ampio, al quale però potrebbe piacere l’impostazione surrealista di alcune vignette.
Abbiamo parlato di:
Tropical Zombie
Nicola Stradiotto
Bolo Paper, 2019
32 pagine, spillato, bianco e rosso
Vicky Pollard
13 Settembre 2019 a 14:42
Vi consiglio di vedere anche l’animazione di Tropical Zombie sul canale youtube di Nicola Stradiotto presentata al FMK – XVI international short film festival di Pordenone!
https://youtu.be/4shxHyy64Vk
Nicola Stradiotto
13 Settembre 2019 a 14:46
Grazie di cuore per la recensione!