di Paul Di Filippo e Jerry Ordway
Magic Press, lug. 2008 – 136 pagg. col. bros. – 11,00€
Tornano gli agenti del decimo distretto in questa storia ambientata circa 5 anni dopo la miniserie originale. La presenza ai testi del noto autore di fantascienza Paul Di Filippo non è comunque sufficiente per conferire alla trama quella freschezza e quell'originalità nel trattare i temi più disparati a cui ci aveva abituato il maestro Alan Moore e risulta, in verità, piuttosto deludente. L'idea di fondo, ovvero una nuova droga robotica che sembra connettere le intelligenze artificiali a una entità sovradimensionale sconosciuta, non è male e sembra ricordare vagamente i Loa della cosidetta trilogia del cyberspazio di William Gibson. Le sue potenzialità, pero', non vengono sfruttate a fondo e la sensazione è che l'autore si sia ritrovato a dover condensare in cinque numeri elementi che avrebbero richiesto invece uno sviluppo maggiore; del resto si tratta della prima prova di Paul in campo fumettistico e la scelta del soggetto dimostra comunque un discreto grado di coraggio. Buona la prova di Ordway ai disegni (anche se ho apprezzato maggiormente Gene Ha e Zender Cannon sui volumi precedenti) e meraviglioso il travestimento di Joe Pi. Di difficile comprensione la scelta della Magic di lasciare i nomi dei personaggi in originale, tradotti invece nei volumi precedenti. (Mattia Signorini)