Lo zombie è l’emblema del freak: è un non-morto senza alcuna volontà mosso solo da un inarrestabile desiderio di mordere qualunque cosa di vivo incontri lungo il suo cammino.
Sono in molti gli autori della letteratura e del fumetto a essersi posti il problema della sopravvivenza di pochi in un mondo dominato dagli zombie e la soluzione è invariabilmente sempre la stessa: riunirsi in un gruppo, munirsi di armi e muoversi in una fuga continua. Spesso l’obiettivo principale della letteratura zombie è allora quello di esplorare le dinamiche che si creano tra i personaggi stessi in funzione della vita passata: ricordi, dolori, amori perduti.
In un mondo dominato dagli zombie, però, i pochi sopravvissuti diventano in un certo senso i nuovi freak: hanno qualcosa di strano, come essere un wrestler rinnegato, una madre disperata, un clown muto o una ragazzina con il violino, novella Pifferaio di Hamelin, mossa dalla speranza di riuscire a incontrare la sua anima gemella, conosciuta sul web prima che esplodesse l’epidemia dei non-morti.
Tra flashback di approfondimento e scene d’azione, Thanks for the zombies, scritto da Stefano Fantelli e Marco Greganti, conduce il lettore verso un finale che condensa perfettamente l’attesa e le speranze che ogni essere umano ripone verso il futuro. Completa l’opera Christian Ferrero grazie a un chiaroscuro dettagliato soprattutto negli ambienti e parsimonioso nei personaggi, utilizzando spesso le linee essenziali per raccontare le incertezze dei vivi e l’orrore dei morti.
Abbiamo parlato di:
One Shock #2: Thanks for the zombies
Stefano Fantelli, Marco Greganti, Christian Ferrero
Edizioni Inkiostro, novembre 2015
66 pagine, spillato, bianco e nero – 5,50 €
ISBN: 9788899413149