“Teste Mozze” di Vanzella e Falesiedi, un piccolo grande fumetto

“Teste Mozze” di Vanzella e Falesiedi, un piccolo grande fumetto

Pubblicato dal collettivo Spaghetti Comics, un breve racconto a fumetti in cui spiccano scrittura e disegno.
Testemozze Cover3

Laura arrivò a Roma in orario.

Laura porta con sé una scatola, e dentro la scatola una testa mummificata con una storia da raccontare.

Così inizia Teste mozze, il ritorno di Luca Vanzella, fondatore di quella fantastica avventura anarchica che fu Self Comics nel 2003, al circuito del fumetto indipendente dopo che nella sua carriera ha pubblicato tra le altre per BeccoGiallo, Bao Publishing e Sergio Bonelli Editore. Ad accoglierlo il collettivo Spaghetti Comics e ad accompagnarlo ai disegni Luca Falesiedi.

Proprio l’impatto con i disegni è il primo livello che colpisce il lettore: un tratto spigoloso e sensuale, una linea sottilissima che spesso cede direttamente al colore il compito di delineare le forme; colore che abbraccia le tavole con calore e forza rendendole materiche, pastose quasi, a supporto della composizione delle vignette nel guidare i tempi di lettura mano a mano che si fa più presente e avvolgente.

Ne è testimonianza la sensualissima e intensa scena di sesso a metà volume: lunga – soprattutto per le pagine complessive dell’opera, muta, scandita da un numero sempre minore di vignette per pagina e da un incedere sempre più lento, un accumularsi di tensione e passione che trova compimento in una tavola doppia sospesa nel momento dell’orgasmo.

Teste Mozze Sesso

Lo stile di Falesiedi sembra adatto a cambiare registro senza difficoltà e Vanzella dimostra di saper bene come valorizzarlo lasciando apparentemente che siano i disegni a prendere il sopravvento in questi frangenti. Ma lo sceneggiatore riesce soprattutto a creare una storia piccola e bizzarra, che in particolare non inizia e non finisce in queste poche pagine, pervasa di un’atmosfera sospesa e inquieta, quasi da opera noir pur senza presentare sufficienti elementi per definirla tale. Ogni cosa che viene detta e spiegata ne lascia intendere altrettante appena accennate, lascia percepire una vita che ha un prima e un dopo quello che leggiamo nell’opera.

Teste Mozze Laura

Allo stesso modo il personaggio di Laura non viene descritto in maniera finita, chiusa e completa. Facciamo qualche incursione nei suoi pensieri, nei suoi sogni in terza persona, ricostruiamo lo stretto necessario che l’ha portata a Roma a vendere una testa impagliata a un anziano collezionista, prendiamo parte a brandelli di conversazioni con una sua amica, la osserviamo cercare compagnia per una notte in una città lontana da casa e, soprattutto, ci soffermiamo sui suoi sguardi per cercare di decifrarla, ma quello che ne ricaviamo è solo un dettaglio di un quadro più ampio.

In questa gestione delle informazioni, che restituisce la sensazione che esistano più cose di quelle che ci vengono dette in quanto utili alla storia o a darle colore, sta la qualità che più colpisce dell’opera e del lavoro di Vanzella.
In 48 pagine formato 10×10 sembra essere racchiuso molto più di quanto effettivamente ci sia e la sensazione è quasi straniante per intensità.

Un piccolo, grande fumetto.

Abbiamo parlato di:
Teste mozze
Luca Vanzella, Luca Falesiedi
Spaghetti Comics, 2023
56 pagine, brossurato, colori – 12,00 €
In vendita su www.spaghetticomics.it/prodotto/teste-mozze/

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