Summer time rendering #1 (Yasuki Tanaka)

La morte di Ushio, sua amica di infanzia, riporta il giovane Shinpei nel suo paese natio, sull’isola di Hitogashima, dopo due anni che se n’era andato. Dietro a un’apparente disgrazia iniziano però a emergere sospetti inquietanti e presenze sovrannaturali. Yasuki Tanaka costruisce in maniera convincente la tensione in una prima parte in cui semina gli indizi necessari, mentre il disvelamento del mistero dell’isola sposta i toni dal thriller all’horror e alla fantascienza. Nonostante il gran numero di elementi introdotti rivelino alcuni punti poco coerenti tra loro, alla fine di questo primo volume rimangono molto fili in sospeso e tasselli da mettere al loro posto, solleticando la curiosità nel lettore.
Con un segno realistico, sottile e nervoso, Tanaka riesce a dare profondità ai personaggi e ai loro sentimenti, alla tristezza e alla paura. Tolti alcuni passaggi affrettati, la costruzione della storia è chiara, pur nella sua rapidità. Proprio questa compressione dei tempi può essere vista come un difetto o meglio un’occasione mancata, quando sarebbe stato maggiormente interessante costruire la tensione in maniera più sottile e lenta.
Al netto di questo, Summer time rendering esordisce in maniera convincente, unendo tra loro spunti non originali di generi differenti, ma costruendo un parco personaggi capace di dare un tocco accattivante al fumetto.