Un pianeta dove gli abitanti hanno sembianze da circensi e pagliacci nasconde un segreto da cui potrebbe dipendere il destino dell’intero universo. Per salvarlo il suo principe fugge sulla Terra e un gruppo di fedelissimi compie lo stesso viaggio per rintracciarlo e rimettere in ordine le cose. Una volta arrivati sul nostro pianeta, gli abitanti di Astra Circus appaiono però come buffi folletti che solo Éclair può vedere. La ragazzina dodicenne da sempre sogna le stelle e da anni è perseguitata da fastidiose e impertinenti piccole creature; che siano anche queste astracircensi?
Questa è la storia di Starduster – Il gioiello delle stelle, nuova opera a fumetti di Elisa Pocetta, che qualche anno fa aveva realizzato la serie in due volumi Hi-Low per Shockdom.
I personaggi hanno grandi occhi luccicanti e lo stile grafico è rotondo e pacioso richiama istantaneamente una forte influenza e propensione agli stilemi dell’animazione nipponica, pulsione resa ancora più evidenti dai brillanti colori digitali. I riferimenti e le ispirazioni non sono però limitati alle componenti estetiche, ma trasudano fortemente anche nella storia e nella narrazione.
Il lavoro di Pocetta ha fatto suo, digerito e riletto l’universo immaginifico del mondo delle “majokko”, ovvero i mahō shōjo (la cui traduzione è “ragazza magica”), dove le meccaniche e i sentimenti dello shojo manga si fondono con fantastico e avventura, e che ha partorito una lunga tradizione di fumetti e anime con protagoniste ragazzine dotate di poteri speciali o capaci di trasformarsi (quasi sempre in una versione più adulta di se stesse). Qui l’elemento fantastico che si mescola ai sentimenti è quello fantascientifico – molte delle maghette o streghette protagoniste di queste storie spesso appaiono capaci di compiere magie ai nostri occhi, ma per loro quelle sono solo le peculiari e normali capacità native di altri pianeti o mondi, come avviene per la capostipite del genere, Sally La Maga – Mahōtsukai Sarī.
Non solo l’estetica, l’utilizzo degli animaletti buffi e l’ambientazione ci riportano ai topoi e ai canoni di questo genere. La protagonista è una ragazzina tormentata, sognatrice, le cui doti la rendono poco popolare fra i suoi coetanei. Ha un carattere che oscilla tra una riflessiva profondità e atteggiamenti infantili, generatori di momenti umoristici, proprio come accade alla maggior parte delle protagoniste tipiche del genere.
Le componenti più sciocche e impacciate di Éclair, quando ancora non acquisisce poteri, e consapevolezza sono il tipico strumento che permette di generare gag e momenti slapstick riletti negli stilemi nipponici (e quindi deformazioni umoristiche, linee cinetiche e i canonici goccioloni). I momenti più riflessivi aprono invece ai passaggi più drammatici o quelli di approfondimento emotivo.
L’immancabile momento in cui la protagonista e i suoi amici si trasformano per affrontare i nemici corona il richiamo alle storie giapponesi. Per qualche vignetta la storia si prende qualche istante di pausa per mostrarci in una sorta di sospesa nebbia carica di stelline e luccichii la vestizione dei personaggi, nella loro forma “guerriera”.
La narrazione è densa ma piuttosto veloce, sebbene ricca di dialoghi, e costituita da tavole dove il numero di vignette è alto (sono frequenti 9 o 10 vignette per tavola), con rarissime splash page. Il bordo bianco divide i riquadri e la grande quantità di vignette predilige i primi piani. Spesso le figure intere sono scontornate fuori dalle vignette, tipico escamotage utilizzato nei manga sentimentali; il che le permette di lavorare sull’espressione dei sentimenti, facendo recitare i personaggi fino al parossismo quando necessario, o quando occorre un tocco buffo per la situazione.
Starduster è una storia di formazione e di amicizia ricca di trovate in cui i meccanismi, le dinamiche e i topoi mutuati da un genere specifico e da situazioni tipiche e “già viste” ne diventano anche il punto di forza. L’autrice è in grado di farle proprie e sfruttarle, utilizzandole in maniera creativa ed evitando di collezionare una serie di semplici omaggi o citazioni fini a se stessi, organizzando una storia piacevole da leggere. Il volume è sicuramente di grande forza per un target più vicino all’età della protagonista della storia, ma per nulla disprezzabile anche da un pubblico più adulto (e magari nostalgico di certa animazione di cui fruiva da piccolo).
Abbiamo parlato di:
Starduster – Il gioiello delle Stelle
Elisa Pocetta
Star Comics, 2022
144 pagine, cartonato, colori – 16,90€
ISBN: 9788822637864