Serge Bloch è stato in tour in Italia per presentare il suo nuovo (per noi) personaggio, la streghetta Zouk, e io l’ho mancato per un pelo perché quel giorno partivo per la Corea del Sud. Poi, scopro che oltre alla serie a fumetti (tradotta da Terre di mezzo), esce anche un libro inedito in Francia, Storia del no (Elena Levi, Chichy Edizioni).
Ma come? Serge fa un libro italiano e io non ne sapevo niente?!?
Per chi non lo conoscesse, Serge Bloch è quello della serie a fumetti Max & Lili e di SamSam, che è diventato anche un cartone animato. È anche l’illustratore di mille libri, come Moi, j’attends (in italiano Io, aspetto), L’ennemi (in italiano Il nemico), o George and the shadow (in italiano George e l’ombra).
Insomma, non potevo non intervistarlo! Anche se non sono riuscito a intercettarlo durante il tour, l’ho comunque raggiunto per farmi raccontare un po’ di cose.
Sei uno degli illustratori francesi più conosciuti e nella tua carriera hai illustrato un numero incredibile di libri! Come scegli su quali progetti lavorare?
Difficile rispondere. Credo di privilegiare l’originalità del testo che proponiamo. Altrimenti l’emozione che la lettura di questo testo provoca in me. Ad esempio, quando ho ricevuto il tuo testo per Moi, j’attends, ho subito sentito che dietro questa pagina dattiloscritta c’era un’idea forte, quindi non ho avuto esitazioni. Ultimamente sto facendo meno libri; penso di averne fatti tanti, forse troppi, quindi cerco di essere più rado e di scegliere i soggetti e i progetti con ancora più cura.
Zouk è una piccola streghetta protagonista di una serie di brevi storie a fumetti che vengono pubblicate in Francia, prima su una rivista mensile e poi raccolte in volumi. In Italia abbiamo appena fatto la sua conoscenza con l’uscita del primo volume. Vuoi raccontarci un po’ la sua storia? Da dove viene?
Zouk è nata dopo SamSam e dopo Max e Lili. Avevo già creato alcuni personaggi, lavorando da solo come SamSam o con un autore come nel caso di Max e Lili, che è scritto da Dominique de Saint Mars. Poiché l’universo di Max e Lili parla della vita quotidiana dei bambini, ho voluto staccarmi dal quotidiano e cercare un tocco di fantastico un più, ambientando SamSam nello spazio e Zouk in un universo magico. Zouk è arrivata così.
Quindi in questa serie sei un scrittore e non un disegnatore, eppure hai realizzato parecchi fumetti, in particolare con la serie Max & Lili. Perché hai deciso di passare “all’altra parte”, scrivendo e lasciando il disegno a Nicolas Hubesh?
Stavo già lavorando su altri personaggi come Max e Lili, SamSam o Toto e sfortunatamente il mio tempo non è elastico. Per poter sviluppare questo piccolo universo stregonesco ho quindi dovuto trovare un complice. Conoscevo il lavoro di Nicolas e mi piaceva molto così, quando ho iniziato a lavorare sul personaggio di Zouk, ho chiesto a Nicolas se voleva accompagnarmi e quando ha detto di sì mi ha fatto molto piacere. Aggiunge molta tenerezza e molta sottigliezza attraverso i suoi disegni e penso che il successo di Zouk sia in gran parte dovuto a questo. È fantastico per un disegnatore vedere i disegni realizzati da un’altra mano. È una sorpresa vedere che Nicolas porta espressioni e atmosfere che io non avrei potuto realizzare.
In Italia è appena uscito un altro libro, che questa volta hai illustrato, sulla storia del “No”. Questa è la prima volta, credo, che scrivi un libro “italiano”. Come è nata questa collaborazione con Clichy Edizioni?
Le edizioni Clichy hanno già pubblicato diversi libri che avevo fatto in Francia o altrove, quindi ci conoscevamo già. Quando mi hanno chiesto se volevo illustrare un libro, ho esitato un attimo perché ho sempre molto lavoro e poi ho detto sì, non so perché, ma non potevo non dire no a un libro sul no. E poi mi piace viaggiare, scrivere libri, lavorare con persone straniere. Ogni volta è un incontro, che si tratti dell’Italia, degli Stati Uniti, della Cina. È un grande piacere.
In generale ho l’impressione che ti piaccia lavorare con libri di genere enciclopedico o di repertorio. Ho ragione?
Non c’è un genere particolare di libri che mi piace fare. Mi piace cambiare genere da un libro di fantasia a uno più serio, da un libro per bambini a un libro per adulti. Non ho una particolare attrazione per gli argomenti enciclopedici, stranamente ho lavorato più volte su argomenti scientifici o sociali, ma ho una grande preferenza per la narrativa.
Come procedi quando hai un nuovo testo da illustrare? Facendo ricerche? Schizzi?
Non faccio alcuna ricerca, lascio vagare la mente. Procrastino molto. Lascio che le cose maturino. E quando è quasi troppo tardi, inizio a farlo in una sorta di emergenza. È così. Per me è come il jazz, scorre e poi eccolo lì.
In generale, con cosa nutri la tua fantasia? Viaggi? Musei? Libri? Pittura?
Innanzitutto il buon cibo: adoro cucinare, è molto creativo. Non lo so, le idee vengono così. Ancora non lo so. E va avanti da quarant’anni, sono davvero una persona fortunata. La fonte sembra funzionare, dà ancora acqua…
A proposito di viaggi, recentemente hai fatto un viaggio in Italia per presentare il personaggio di Zouk. Vuoi condividere con noi alcune impressioni del viaggio?
Ho effettivamente fatto un giro per l’Italia per incontrare i librai e parlare di Zouk. Sono stato a Milano, che conoscevo un po’, a Firenze dove non andavo da molto tempo, a Roma che visito regolarmente, e infine sono andato a Palermo che non conoscevo. È stata una sorpresa molto bella.
Questa città mi è piaciuta molto anche se adesso è un po’ troppo turistica per i miei gusti. Ma il mondo è così. Dove c’è bellezza c’è anche tanta gente e questo non mi piace molto. Sono andato a vedere le mummie che conoscevo per averle viste nel film Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi. Ho camminato molto per le strade, ho provato a scappare in posti dove non c’erano troppe persone. Penso che tornerò prima o poi.
BIOGRAFIA
Serge Bloch è uno dei più grandi illustratori francesi, paragonato, per il suo stile grafico e gioioso, a Quentin Blake. Pubblica con successo con i maggiori editori europei come Gallimard Jeunesse e Walker Books. Nasce a Colmar nel 1956. Studia all’Accademia di Arti Decorative di Strasburgo. È illustratore di serie di successo e albi tradotti in tutto il mondo e cura progetti grafici per le grandi testate del settore ragazzi. (tratta da edizioniclichy.it/autore/serge-bloch/)
Il sito ufficiale dell’autore è www.sergebloch.com/
BIBLIOGRAFIA
Storia del no, scritto da Elena Levi, Edizioni Clichy
Zouk – Piccola strega dal cuore grande, illustrato da Nicolas Hubesh, Terre di mezzo
Zouk – Piovono magie a scuola, illustrato da Nicolas Hubesh, Terre di mezzo
La storia di un piccolo tratto, Edizioni Clichy
L’encyclopédie des cancres, AA.VV, Gallimard Jeunesse
Une vieille histoire, scritto da Susie Morgenstern, Sarbacane
Hôtel Bellevue, scritto da Didier Lévy, Sarbacane
Mon chez-moi n’est plus mon chez-moi, scritto da Susie Morgenstern, Gallimard Jeunesse
Un écrivain à la maison, scritto da Roland Fuentès, Syros
La serie Max e Lili scritta da Dominique de Saint Mars è pubblicata in Italia da Calligram.