Benvenuti a questa nuova puntata di Nella Rete del Fumetto, la rubrica de Lo Spazio Bianco dedicata al mondo dei webcomic.
In occasione delle feste natalizie, vogliamo consigliarvi un po’ di letture e per farlo abbiamo coinvolto alcuni tra i principali protagonisti del webcomicdom italiano.
È stato chiesto loro di indicare ai nostri lettori alcuni dei loro titoli preferiti. Ecco le loro risposte:
Alex Agni (Collettivo Crossover Gangbang – Cartoonist In the Box, Violent Hill)
La mia scelta cade su To be continued (di Lorenzo Ghetti, ndr) un fumetto che è veramente “on the edge”, peraltro già segnalato a suo tempo da LSB.
Federico Chemello (Dayjob studio –I am Spank)
Sticks Angelica, Folk Hero – Michael DeForge
Una strip settimanale dall’atmosfera schizofrenica, capace di passare dal buffo al disturbante al drammatico e profondo con una nonchalance invidiabile. Interessantissima come quasi tutti i fumetti di DeForge, qui ne potete leggere diversi.
Old City Blues – Giannis Milonogiannis
Una storia cyberpunk che deve molto a Masamune Shirow ma non rischia mai di sembrare una scopiazzatura. Milonogiannis infatti ha uno stile assolutamente personale, potente ed essenziale sia nei disegni che nella scrittura, per quanto mi riguarda irresistibile.
The World In Deeper Inspection – Reimena Yee
Reimena Yee è una giovanissima autrice malese (classe ’95!) che mi ha colpito per la sua visione artistica, tanto unica quanto elegante. TWIDI è una storia surreale, a tratti un po’ acerba ma più che degna d’attenzione grazie a un look raffinato e dialoghi eccentrici il giusto. Molto promettente.
Fabio JTP Corrirossi (Void)
Un lungo cammino – Novel futuristica distopica in nove atti pubblicata su Mammaiuto che parla di un toccante viaggio iniziato dalla disperazione e proseguito nell’affetto. Molto toccante e ben realizzato. Mi ha ricordato a tratti La vita è bella in alcuni passaggi. (qui potete leggere un’intervista agli autori, ndr)
Vivi e Vegeta – Un noir vegetale iniziato da poco su Verticalismi. Da subito si fa interessante sia come struttura narrativa che come concept di un mondo sicuramente a dir poco originale. (qui potete leggere la recensione di questo webcomic, ndr)
Rusty Dogs – C’è ancora altro da dire su questa serie?
ET Dollmann (Collettivo Crossover Ganbang –Evil Wannabes)
Consiglio nell’ordine:
La serie Gods Hates Astronauts (di Ryan Browne, ndr), all’inizio storcerete il maso ma… continuate!
Jl8 (di Yale Stewart, ndr) ossia i Peanuts che incontrano i supereroi
Challenger Comics dove avrete l’imbarazzo della scelta!
Maurizio Furini (Dayjob Studio – I am Spank)
The Amobinable Charles Cristohper di Karl Kerschl (disponibile in italiano qui, ndr). Un amico me lo ha mostrato da non molto e devo dire che da subito mi ha colpito per come è scritto, in maniera elegante e ironica e anche per un disegno molto piacevole. Sul sito trovate anche molte strip di ospiti d’eccezione.
L’altro webcomic che vorrei segnalare è l’italianissimo Johnny Dynamic di Andrea Dotta, davvero ben riuscito sia dal punto di vista dei disegni e dei colori, sia perché le storie sono ben scritte, con la figura del cattivo di turno sempre molto interessante e originale. (qui potete leggere un’intervista all’autore)
Riccardo Gamba (Dayjob Studio)
Hadez di Ilaria Catalani e Silvia Tidei. Hadez non ha bisogno di molte presentazioni, negli ultimi tempi si sta facendo notare sempre di più. E’ estremamente curato visivamente e la storia man mano comincia ad incuriosire!
Magnifico di Pietro B. Zemelo. Far ridere è difficilissimo e ne so qualcosa. Di strisce comiche è pieno il web ma la qualità nei testi e nei disegni di questo prodotto lo fanno indubbiamente emergere dalla massa.
Lorenzo Ghetti (To be continued)
Super Mutant Magic Academy, il webcomic di Jillian Tamaki (il titolo dice già tutto). A breve diventerà un libro della Drawn and Quarterly
Thunderpaw, un webcomic che usa le GIF e ha tutto quel che occorre: apocalissi, trip psichedelici e cagnolini smarriti.
Mediaentity, un webcomic francese sui complotti mediatici, con un fantastico senso del ritmo.
Emiliano Longobardi (Rusty Dogs)
Per quanto riguarda la mia segnalazione, dico Mammaiuto.it. Mi piace l’idea del collettivo d’autori che si riunisce attorno a un nome-ombrello, ma che di fatto permette a ognuno di loro di esprimere le proprie necessità espressive in maniera anche diversissima rispetto agli altri membri del collettivo.
Mi piace perché hanno pubblicato fumetti nei formati più diversi, ognuno con un carattere e un’autorialità forti: i divertenti Mooned di Lorenzo Palloni, Cose che parlano di Giorgio Trinchero e Francesco Rossi e La gabbia dello stesso Francesco Rossi, le folli Migrazioni di Checco Frongia, la deliziosa Le immobili avventure di Victor Sisendesmera di Giorgio Trinchero e La Came. Fino ad arrivare ai miei preferiti in assoluto: Fototessere di Sara Menetti, con la sua varia e straniante umanità, e Un lungo cammino di Samuel Daveti, Lorenzo Palloni e Francesco Rossi, un bellissimo road comic che meriterebbe sequel, prequel e spin-off.
MadforComix
Le cose che ci sono piaciute maggiormente in questo 2014 sono state le storie di Peeshow di Giulio “Batawp” Rincione e soci
Mammaiuto
La Came: adesso mi vengono in mente solo Pbf (www.pbfcomics.com), Oglaf (oglaf.com) e quello sexy vittoriano con robot e inventori promisqui, Chester 5000. (jessfink.com/
Sara Van Stukk Menetti: Io seguo volentieri Deep Dark Fears (deep-dark-fears.
strip che illustrano le irrazionali paure che le persone confessano all’autore (puoi mandargli la tua), e Projet Crocodiles (projetcrocodiles.
è sulle paure ma sulle molestie quotidiane, dove tutti gli uomini sono rappresentati come coccodrilli.
Samuel Daveti: io sono per Le Lepide Avventure di Sir Gore, tipo che me lo rileggo spesso. (qua potete leggere un’intervista all’autore – ndr)
Claudia Razzoli: Io seguo solo To Be Continued ultimamente… Ah, no, Sir Gore pure io!
Francesco Guarnaccia: Thunderpaws, perchè è la cosa migliore con le gif che hanno fatto mai nella storia. (Non conoscevo Deep Dark Fears, è una delle cose più rassicuranti che io abbia mai letto!)
Lorenzo Palloni: Io ho seguito Sin Titulo (www.sintitulocomic.com) ma è finito, Polar (www.polarcomic.com) mi piace molto, e anche Quase Nada (non capendoci
niente perché è in spagnolo, ma visivamente è fico 10paezinhos.blog.uol.
Però la mia risposta definitiva è: il blog di Preciado e Bayliss, Moonhead Press (moonheadpress.
Giorgio Trinchero: Io mi attengo a quello per cui serve davvero internet e consiglio solo porno: Alfie, ambientazione fantasy, mooolto esplicito, il disegno parte acerbo ma migliora, personaggi dalla sessualità piuttosto complessa. (buttsmithy.com/?comic=fgsfds). “Oh Joy Sex Toy”, recensioni di sex toy a fumetti, divertenti e professionali. (www.ohjoysextoy.com/
You Suck, se cercate del realismo non fa per voi, ma io lo trovo molto simpatico, e con una china digitale, rossa (!), che grida libertà e spregiudicatezza in ogni segno, così sgraziato da essere al limite del comprensibile. (yousuckthecomic.com/
Anche per me Oglaf è notevole, un fumetto davvero intelligente. Il fantasy porno si rivela un’ottima ambientazione per la satira, che in Oglaf è radicale. Una riflessione caustica sui significati di parole, stereotipi, pregiudizi. Il tutto immerso in un clima ficcicariello e demenzialeche ti rassicura e ti rende più vulnerabile ai contenuto espliciti ed efferati che gli autori distribuiscono con criminale equilibrio. (oglaf.com/cumsprite/)
Alberto Massaggia (Dayjob Studio – I am Spank)
The Private Eye di Brian K. Vaughan (testi), Marcos Martin (disegni) e Muntsa Vincente (colori). Parto subito con una segnalazione un po’ anomala perché Private Eye non è un webcomic come solitamente viene inteso, ma può essere scaricato gratuitamente in pdf (e altri formati per la lettura digitale). Tuttavia credo che sia una segnalazione doverosa, sia per l’impianto narrativo, degno di un premio eisner qual’è Vaughan, sia per l’aspetto grafico all’occorrenza dinamico e d’atmosfera. (qui potete leggere la recensione di questo webcomic, ndr)
Space Mullet di Daniel Warren Johnson . Segnalo questo webcomic per due motivi in particolare. Il primo perché trovo molto interessanti e piacevoli le scelte grafiche dell’autore. Il secondo perché di fantascienza ce n’è sempre troppo poca da leggere.
Vivi e Vegeta di Francesco Savino (testi) e Stefano Simeone (disegni). Sicuramente un webcomic degno di nota, da non perdere e da seguire, soprattutto perché contiene interessanti sperimentazioni visive (nello stile di Simeone), ma soprattutto narrative, dato che i personaggi sono tutti vegetali antropomorfi. (qui potete leggere la recensione di questo webcomic, ndr)
To Be Continued di Lorenzo Ghetti (testi) e Carlo Trimarchi (disegni). Restando in tema di sperimentazioni visive, non posso non citare To Be Continued, che mi ha veramente colpito, non solo per il registro stilistico scelto dagli autori, ma anche per come si legge online. Cliccate sul link e capirete a cosa mi riferisco. (qui potete leggere la recensione di questo webcomic, ndr)
This Man’s Army di Scott Morse. Questo fumetto è pubblicato in un post nel blog (ormai abbandonato) di Scott Morse. Si tratta di un tributo a Joe Kubert che l’autore ha voluto fare in una manciata di pagine, tutte mute, ma con una certa poetica che ogni volta che le guardo mi affascina.
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