“A Panda Piace” è il personaggio creato da Giacomo “Keison” Bevilacqua che, da circa cinque anni, è protagonista delle divertenti strisce che compaiono sul sito www.apandapiace.com, dove, con il passare del tempo, ha acquisito un crescente numero di fans. Un personaggio in continua espansione e sviluppo che, oltre ha numerosi gadget come felpe, borse e t-shirt, si vede ora dedicare una serie bimestrale edita dalla Panini Comics. Dopo le “prove generali” con l’interessante miniserie Metamorphosis, edita dalla Eura Editoriale e recentemente riproposta in un volume unico dalla Panini Comics, Giacomo Bevilacqua ha deciso di dedicarsi alle storie lunghe della sua creazione più famosa. Un passo che l’autore, come scritto da lui stesso nella prefazione, ha intrapreso non senza qualche con titubanza, ma che si è sentito di fare come una sorta di prova di crescita professionale e della sua creazione.
Panda cresce, matura, rompe le ormai strette pareti delle sue vignette per gettarsi in una nuova avventura. Avventura che lo vede alla ricerca di un misterioso pennino magico insieme a un nutrito cast di contorno tra i quali gli esilaranti Dr. Scimmia, Crocco, Godfrey e la svampita Flora Tonti. Personaggi ai quali si aggiungono le cosiddette “Entità”, ossia Curiosità, Ansia, Ozio e tutte quelle sensazioni e stati d’animo che Panda prova ed esplorerà poi di pari passo con lo sviluppo della serie. Un passaggio, quello al racconto lungo, che presenta diversi rischi e difficoltà. Non è così matematico, infatti, che un personaggio che funziona nella sua incarnazione principale, ossia le strisce, riesca a funzionare anche nella forma del racconto. La comicità, per certi versi, slapstick che contraddistingue non solo “A Panda Piace“, ma anche altre strisce, non sempre è facilmente adattabile alle dinamiche e alla narrazione più dilatata della storia completa. Bisogna però ammettere che l’autore ha fatto un eccellente lavoro di adattamento e la storia risulta ben raccontata senza perdere un briciolo della comicità surreale/demenziale delle strisce. Anzi, sorprendentemente, alcuni spunti comici risultano più incisivi e delineati.
Panda, che risulta essere con ben pochi dubbi l’alter-ego disegnato di Bevilacqua, è il perno attorno al quale ruotano gli innumerevoli e ben caratterizzati folli characters che popolano la città di Preferita, città che ricorda il mitico Villaggio Pinguino di Dr. Slump e Arale nati dal genio comico di Akira Toriyama. Proprio le opere del famoso mangaka sembrano essere una delle principali fonti d’ispirazione per l’autore che, oltre alla stessa comicità demenziale, riprende in parte anche lo stile deformed e alcune soluzioni grafiche del fumetto umoristico giapponese. Giacomo Bevilacqua si dimostra poi bravo nel miscelare nelle giuste dosi il lato prettamente demenziale della storia, con gag che richiamano il tragico quotidiano italiano (esilarante la telefonata all’ufficio postale), oppure basate su citazioni provenienti sia dal mondo del fumetto, che da quello video ludico e cinematografico. Nel volume, infatti, appaiono guest star di calibro internazionale come Wolverine, Scorpion del video-game “Mortal Kombat” o il fratello “romanesco” del Drago Smaug de “Lo Hobbit”, disegnato in perfetto stile Toriyama.
Completa la riuscita di questo primo numero il piacevole tratto di Bevilacqua, che alterna momenti stilizzati ad altri più morbidi, ma dalla chiara matrice cartoon nel quale l’autore riesce a dare il suo meglio, con personaggi che riescono a conquistare le immediate simpatie del lettore. Decisamente un ottimo inizio.
Abbiamo parlato di:
A Panda Piace… l’avventura #1 – Curiosità
Giacomo Bevilacqua
Panini Comics, 2013
64 pagine, brossurato, bianco nero – € 2,90
ISBN: 9772283791005
In esclusiva per Lo Spazio Bianco le tavole de “L’ufficio Postale”
Ed infine la recensione di Panda del nostro sito, in una tavola realizzata in esclusiva per Lo Spazio Bianco
Un ringraziamento a Giacomo Bevilacqua per la gentilezza, la cortesia mostrata e per le tavole concesse per questa recensione.