Lo diciamo con sincerità, è fonte di soddisfazione per noi quando un autore di fumetti ci contatta dopo avere visto gli omaggi di alcuni colleghi per uno dei nostri speciali, e ci chiede di partecipare con una propria realizzazione.
È quanto è avvenuto con Stefano Zattera, fumettista, illustratore, pittore e scrittore, attivo professionalmente fin dagli anni ’90 del secolo scorso e che ha al suo attivo pubblicazioni con varie realtà editoriali, come Coconino e Comma 22, oltre ad aver esposto le sue opere a varie manifestazioni in Italia e all’estero.
Ci racconti brevemente com’è nato il tuo omaggio a The Spirit per questo nostro speciale? Ti sei ispirato a qualcuna delle sue famose splash page?
Mi ha sempre affascinato il modo di Eisner di reinventare, ogni volta, la scritta Spirit nelle splash iniziali. Trattata non come elemento esterno, ma come parte integrante della composizione e della situazione rappresentata.
La sfida che ho voluto affrontare è stata quella di trovare una mia soluzione che potesse essere comunque eisneriana!
Qual è il tuo rapporto con The Spirit e Will Eisner, tanto da lettore quanto da eventuale fonte di ispirazione nel tuo lavoro professionistico?
Ho scoperto il personaggio creato da Will Eisner in un vecchio Eureka pocket alla fine degli anni ’70. È stato un colpo di fulmine che è rimasto dentro a sedimentare. Tanto che venti anni dopo ho creato Earl Foureyes, Mutant Detective, un personaggio che deve molto a Spirit; sia nell’aspetto, sia nell’intento di fondere noir, avventura e ironia. Ho amato anche tutte le altre opere di Eisner, tra tutte New York, la grande città.
Il lascito di Eisner al mondo del fumetto a tuo parere qual è stato?
Un patrimonio immenso di opere eccelse per gli appassionati. Un fondamentale prontuario di invenzioni grafiche e narrative per gli addetti ai lavori. Un esempio di talento e professionalità al servizio della sperimentazione e dell’innovazione.
Ecco a voi lo Spirit di Stefano Zattera!
