Niccolò Tallarico, cofondatore del collettivo Acid Free, è stato ospite di Lo Spazio Audace – Vignette e caffè a Lucca Comics & Games 2024.
Benvenuto Niccolò! Puoi presentarti e presentarci Acid Free?
Abbiamo fondato il collettivo Acid Free nel 2018 e abbiamo all’attivo tra le otto e le quindici pubblicazioni fra le nostre personali e altre. Io mi occupo di storyboard artist, lavoro per il cinema, per l’animazione e faccio anche altre cose, tipo il programmatore. Ho lavorato anche come colorista per una serie di una casa editrice che ora non c’è più. Poi mi sono dedicato totalmente al lato cinema e il fumetto lo affronto così come autoproduzione. Acid Free è nata in un’epoca in cui il panorama dell’indie era molto diverso. Quando siamo entrati, sembra ieri ma in realtà in un ambiente del genere è tanto tempo, a parte pochi esempi illustri come Attaccapanni Press e Mammaiuto la situazione era molto dilettantistica. Le opere erano stampate in casa, magari rilegate con la spillatrice. Invece, siccome noi avevamo le competenze per stampare in digitale, per fare l’impaginazione e tutta la parte grafica, abbiamo pensato di produrci da soli i nostri libri. Infatti quello su cui puntiamo maggiormente è la cura editoriale. Di fatto Kinkaglierie, una delle opere che vi presento oggi, editorialmente ci ha molto soddisfatti e siamo molto contenti anche perché è stato difficile produrlo.
A proposito di opere, ce ne hai portate tre, da quale vuoi cominciare?
In ordine di grandezza, dalla più piccola. Questo spillatino fa parte della collana Beastbuster, ed è Come bestie allo zoo, di Fox Popvli, artista molto seguito su Instagram. Beastbuster è una collana a tema cinema, ogni racconto è come se fosse la cassetta all’interno di un Beastbuster/Blockbuster. Il concept è di omaggiare generi e fare parodie di film. Tutta la collana è con animali antropomorfi per poter cambiare registro senza che sembri strano, andare dal comico al drammatico più facilmente. Avere dei disegnatori mega bravi, oltre agli scrittori, ha reso tutto più bello e semplice.
La seconda?
È Omega Gang, che ha una storia editoriale davvero complessa. Ha iniziato a uscire in America per una casa editrice che poi ha chiuso e questa storia non è mai stata conclusa. Siccome conosco il disegnatore, Niccolò Ielapi, che aveva fatto centottanta tavole ormai destinate al nulla, allora gli ho proposto di pubblicarlo. Noi abbiamo curato tutta la parte di lettering, che ovviamente era in inglese, tradotto, adattato, abbiamo creato una parte grafica. Di cosa parla? Omega Gang è il concept dei digmon, quell’archetipo lì, ma se sfuggissero di mano.
Sia per Beast Buster che per Omega Gang, si intravede un influsso molto orientale. Il manga rientra nel vostro background artistico?
Per quanto riguarda Beastbuste gli autori sono vari, c’è chi è più o meno influenzato, però abbiamo tutti 30 anni o meno quindi siamo cresciuti con i manga, siamo stati influenzati dai manga, li abbiamo letti; tutto quello che non è manga lo abbiamo sovrapposto dopo. Di base quasi tutti all’interno del collettivo partivano dal manga ed è normale che sia così per la nostra generazione.
E infine abbiamo Kinkaglierie, un antologico gentilmente hard.
Sì, Kinkaglierie è pensato come se fosse un glossario. Un glossario dei feticismi, dei kink, delle perversioni. L’idea di base era di affidare a ogni artista, sono 30, un kink, un feticismo particolare e farglielo svolgere come meglio credesse. Attraverso un’illustrazione, un racconto breve, oppure una storia a fumetti. Il risultato è stato davvero soddisfacente, siamo molto contenti di come è venuto e di come sta andando. Editorialmente è stato un incubo, legalmente è stato un altro incubo anche solo per il coinvolgimento di tanti artisti e per i pezzi da carta da firmare e consegnare entro una determinata data. Sembra una cosa semplice, eppure è stato difficilissimo!
Bisogna citare anche la recente Crisalide, progetto nel quale avete coinvolto tutta una serie di visioni autoriali esterne rispetto al collettivo.
Sì, Crisalide è un lavoro che ci ha tenuti impegnati un anno. È una delle cose più belle, al di là dello sfarzoso, al di là del grande, del potente, Crisalide è molto piccolo, è un albo discreto, molto elegante. Si tratta di poesia illustrata, l’esperimento è stato di affidare al disegnatore e alla sua sensibilità l’illustrazione. Hanno semplicemente letto la poesia a cui la loro illustrazione sarebbe stata affiancata, per lavorarci. E una cosa di cui Valeria, l’autrice delle poesie, è stata molto contenta è il fatto che gli autori più comici, quelli più grotteschi, su cui aveva dei dubbi, sono stati quelli che gli sono piaciuti di più perché hanno dimostrato la sensibilità di un bambino. Questa cosa mi ha sorpreso molto, è stata una scoperta.
Intervista realizzata il 2 novembre 2024 a Lucca Comics & Games
BIOGRAFIA
Niccolò Tallarico, classe ‘92, sceneggiatore per i fumetti e fumettista (Space Anabasis, Kinkaglierie, Beastbuster), illustratore per giochi di carte (Non si può più Dire Niente), storyboard artist per il cinema (Squali, Clan, Uno di Famiglia). Una persona a cui sono mancati quei “no” che fanno crescere.
Acid Free è un collettivo di autori uniti dalla necessità comune di esprimersi liberamente in progetti a fumetti sperimentali e originali. La ricerca di nuove idee, la voglia di osare e il tentativo di superare i limiti di generi e convenzioni, sono gli obiettivi che ci poniamo nel raccontare le nostre storie. Le nostre più recenti fatiche sono “Kinkaglierie”, “Omega Gang” e “Come Bestie allo Zoo” (dalla collana BeastBuster).