Ultima ora: Luna del mattino è fra i candidati nella selezione Ufficiale della 46ª edizione del Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême.
Francesco Cattani fa il suo esordio nel mondo del fumetto professionale nel 2010 grazie a Canicola Edizioni che pubblicava la versione estesa e riveduta di Barcazza, breve racconto autoprodotto dallo stesso Cattani qualche anno prima.
Barcazza, di cui sarà presto pubblicata una nuova versione a colori e che già dimostrava il grande estro dell’autore, era un progetto affascinante, dal grande impatto emotivo e raccontato in maniera particolare: senza affidarsi a una vera e propria trama venivano seguiti in maniera casuale gli episodi che segnavano le vacanze estive di un gruppo di persone. Un progetto la cui originalità gli valse il premio Nuove strade al Napoli Comicon di quell’anno.
Bisogna attendere fino alla fine del 2017 per vedere finalmente la nuova opera a fumetti di Cattani che, nel frattempo, aveva dato priorità ad altre attività. Luna del mattino, pubblicato da Coconino Press, arriva sul mercato consacrando definitivamente il talento del suo creatore: nel corso del 2018 si aggiudica il Romics d’Oro come miglior opera e bissa il trionfo poco dopo ai premi Attilio Micheluzzi del Napoli Comicon nella stessa categoria.
Il volume ci porta in un’anonima città italiana, in un periodo indefinito (può essere presente ma anche futuro) segnato dall’inverno più caldo e afoso mai affrontato, dove seguiamo le vicende che, in sole ventiquattro ore, lasciano un marchio indelebile sull’esistenza di un eterogeneo nucleo di personaggi.
Cattani riprende parzialmente la narrazione corale già sperimentata in Barcazza, ma la rende più personale, meno anonima, dando al racconto una sua visione più partecipe e concentrando principalmente l’attenzione su Tommi, ragazzino che vive con lo scapestrato fratellastro maggiore un’esistenza provvisoria, segnata dalla totale mancanza della presenza dei genitori e da un personale smarrimento esistenziale, sessuale e d’identità che lo stanno portando verso un’adolescenza oscura.
È proprio il giovane protagonista che funge da punto di contatto per tutte le storie che, pagina dopo pagina, si incrociano, portando i personaggi a interagire nel bene e nel male. Dopo un inizio dai ritmi blandi, in cui l’autore si sofferma sulla precaria quotidianità del cast, il racconto inizia ad accelerare diventando sempre più frenetico e disperato.
Tommi, sotto l’effetto di alcuni allucinogeni forniti dal fratello e in compagnia di altri due ragazzi, viene trascinato in una serata di divertimenti che presto si trasforma però in un incubo infernale. L’azione della droga fa cadere le ultime barriere morali, cosicché il gruppo compie un gesto che conduce a un finale drammatico, mentre il freddo improvvisamente fa il suo ritorno e una intensa nevicata imbianca le strade, coprendo le colpe e i peccati di ognuno, in un simbolico ciclo vitale di morte e rinascita.
Tutta la vicenda è raccontata da Cattani con uno stile grafico forse meno ricercato di quello utilizzato nel precedente Barcazza, meno elegante, più asettico e che non cerca la riproduzione fedele della realtà, ma che spinge in una direzione più cartoonesca, quasi caricaturale in alcuni momenti, contraddistinto da un tratto che si “rompe” in certe scene tornando più ruvido e schizzato e delinea personaggi e paesaggi ammantati da grigi persistenti. Questo non significa che la prova non sia positiva, ma, anzi, l’evoluzione del segno risulta riuscita e decisamente complementare al tenore della storia.
Lo storytelling, nella sua diretta semplicità che non cerca quasi mai soluzioni complicate, permette sempre una leggibilità ottimale, mentre i personaggi sono dotati di una recitazione davvero efficace, colti nel loro aspetti più intimi attraverso una serie di semplici gesti e riti quotidiani. Di grande impatto visivo sono poi le varie splash page che vanno a segnare i momenti più importanti della storia e, in particolare, quelle che mostrano la guerra onirica che Tommi combatte contro se stesso e alcuni grotteschi esseri partoriti dalla sua mente preda delle sostanze allucinogene. Altra sequenza pregna di simbolismi e che visualizza graficamente la confusione e gli stati d’animo controversi che affollano la mente del ragazzo.
Luna del mattino è un libro a tratti stupendo, che narra la selvaggia indolenza di una generazione attraverso un registro drammatico/grottesco dai ritmi suadenti, ipnotici, percorso da una forte, vibrante, carica sessuale; ricco di sottotesti sociali mai didascalici riguardanti, ad esempio, il mondo del lavoro sempre più ostile e alienante e il difficile ruolo che la scuola è chiamata a ricoprire nell’educazione dei ragazzi. Un’opera da leggere con la dovuta calma per assaporare la dolorosa umanità che caratterizza i dialoghi e per conoscere personaggi difficilmente dimenticabili. Un’opera che racconta il tutto ma anche il niente che riempie i nostri giorni, un racconto di crescita personale e obiettivi, di maturazione e di consapevolezza, narrato da una voce davvero unica nel panorama italiano.
Abbiamo parlato di:
Luna del mattino
Francesco Cattani
Coconino Press, 2017
269 pagine, brossurato, bianco e nero – 19,00 €
ISBN: 978876183744