Lorenzo Ghetti e Rita Petruccioli raccontano la loro Isabella d’Este

Lorenzo Ghetti e Rita Petruccioli raccontano la loro Isabella d’Este

Petruccioli e Ghetti raccontano in un'intervista la loro esperienza con Isa vince tutto, webcomic nato su spinta divulgativa del Palazzo Ducale di Mantova.

Isabella d’Este (Ferrara, 17 maggio 1474 – Mantova, 13 febbraio 1539) è stata uno dei personaggi più celebri del Rinascimento. Giunta a Mantova a soli 16 anni come sposa di Francesco II Gonzaga, divenne ben presto nota in tutte le corti d’Europa per le sue doti di colta collezionista e mecenate esigentissima. Isabella visse tra le mura di Palazzo Ducale di Mantova, oggi straordinaria sede museale: la sua fama non si spegnerà mai nei secoli, assurgendo all’epiteto – diffuso dal successo editoriale del capolavoro di Maria Bellonci “Rinascimento privato” – di “Primadonna del Rinascimento”. Nel 2021 Palazzo Ducale di Mantova ha deciso di realizzare un fumetto dedicato alla figura di Isabella d’Este. Il museo si è rivolto a Rulez, società di Chiara Palmieri, che per l’occasione ha coinvolto lo sceneggiatore Lorenzo Ghetti e la disegnatrice Rita Petruccioli.

isa2
In questa intervista l’autore e l’autrice raccontano la loro esperienza e il loro rapporto con questa iconica figura.

Ciao Rita, ciao Lorenzo, benvenutǝ su Lo Spazio Bianco. Siamo molto contentǝ e incuriositǝ dal progetto ISA, che state portando avanti insieme in qualità rispettivamente di disegnatrice e di sceneggiatore. ISA è un webcomic che nasce da un’idea di stampo divulgativo nata in seno alla realtà del Palazzo Ducale di Mantova. Come siete statǝ coinvolti nel progetto?
LORENZO: Rulez mi ha contattato proponendomi di lavorare a un fumetto ispirato a Palazzo Ducale di Mantova per raccontarlo narrativamente con un progetto digitale. Rita era già stata coinvolta, e mi era stato proposto di occuparmi della sceneggiatura. Mi ricordo benissimo di aver risposto a Chiara Palmieri: “Sono incasinatissimo, ma come faccio a dirti di no?”. La voglia di lavorare insieme a qualcosa era troppa.
RITA: Sono stata contattata da Rulez poco prima di Lorenzo. L’idea era quella di produrre un progetto a fumetti per Palazzo Ducale di Mantova. Non sapevamo ancora che il focus sarebbe stato su Isabella d’Este. Ma sapevamo che l’intenzione era quella di realizzare un webcomic. E visti i suoi precedenti con To Be Continued e Fabula, era impossibile non rivolgersi a Lorenzo.

isa4Conoscevate già in precedenza il personaggio di Isabella d’Este, eroina delle strisce? Come avete approfondito la sua storia e attraverso quali fonti e referenze vi siete documentatǝ per scrivere e disegnare il personaggio?
L: ammetto che per me prima di ISA Isabella d’Este era solo un nome storico, ne sapevo davvero poco. Ma avere come introduzione i racconti di Stefano L’Occaso (Direttore di Palazzo Ducale) è stato fantastico. Poi sono venute le biografie e gli approfondimenti (soprattutto La signora del Rinascimento di Daniela Pizzagalli). C’era solo l’imbarazzo della scelta per trovare gli aneddoti e i momenti migliori.
R: Anche io conoscevo poco di Isabella d’Este. Ero stata a Palazzo Ducale diversi anni fa, avevo visitato lo studiolo e percepivo il fascino di un personaggio speciale, fuori dal suo tempo, ma devo dire che quando abbiamo cominciato a scoprire aneddoti su di lei, grazie anche a Lorenzo Bonoldi (storico dell’arte e conoscitore appassionato delle vicende di Isabella d’Este), siamo rimaste/i sbalordite/i. È stato divertente da subito. In più sul fronte disegno avere come reference visive artisti come Leonardo da Vinci, Tiziano, Mantegna e Gian Cristoforo Romano è una cosa pazzesca.

isa1A partire dalle strisce che sono uscite fino ad ora capiamo la volontà di “romanzare” le vicende e il personaggio attraverso un’attualizzazione che possa incuriosire anche un pubblico non necessariamente attratto dalla storia o anche molto giovane. C’è un target di età a cui il progetto è maggiormente rivolto e per il quale enfatizzate alcuni aspetti in sfavore di altri?
L: C’era fin da subito l’idea di creare qualcosa che potesse avvicinare anche un pubblico più giovane; non tanto per farne un fumetto divulgativo, ma per provare a creare una rappresentazione del personaggio storico puntando sulla sua personalità. Isabella aveva 16 anni quando si è sposata e trasferita a Mantova. Sicuramente il XV e il XXI secolo sono molto lontani, ma ci sono cose dell’adolescenza che, senza dubbio, sono rimaste le stesse.

Come avete deciso, nella scrittura dei personaggi e delle vicende che li coinvolgono quali spazi riservare all’attualizzazione e quali invece mantenere fedeli al contesto storico e agli avvenimenti dell’epoca?
L: Isabella è stata per molte cose all’avanguardia: il suo modo di pensare, vestire, approcciarsi all’arte e alla politica dimostra una mentalità fuori dal suo tempo. Per questo nel fumetto Isa ha oggetti contemporanei e parla come parliamo noi oggi, mentre chi le sta intorno è ancorato al presente in cui vive.
R: Tutto ciò che circonda Isa è fedele alla sua epoca, è solo lei (e pochi altri eletti) ad essere avanti. Per cui l’aggiunta di elementi innovativi dal punto di vista grafico è abbastanza semplice e divertente. La disegno in posa classica e poi aggiungo un elemento di contemporaneità. Di solito un accessorio: occhiali, cellulare, cuffie stereo… Molto spesso è Lorenzo in sceneggiatura a indicarmi gli accessori, altre volte mi indica solo l’effetto di dissonanza desiderato.

Come vi interfacciate con il team del Palazzo Ducale di Mantova? Avete carta bianca o sono loro a fornire le idee i soggetti delle strisce? Come avviene il lavoro e lo scambio tra di voi?
L: Il direttore di Palazzo Ducale ci ha dato moltissima libertà; ha proposto e raccontato tante cose su Isabella, lasciandoci però libere/i di trovare poi noi i momenti migliori da raccontare. Ovviamente le strisce vengono lette dal team di Palazzo Ducale e da Rulez prima della pubblicazione, ma non tanto per verificare la storicità degli avvenimenti (cosa a cui teniamo comunque molto), ma perché Isa deve essere un personaggio che appartiene a tutta la squadra di lavoro. Non sempre è facile, Isa è piena di contraddizioni e può succedere che sembri contemporaneamente un genio e una rompiscatole!

isa3

Isabella d’Este è ritenuta una delle donne più influenti del Rinascimento italiano, soprattutto in quanto mecenate di arte e moda, ma si è spesa anche sul piano politico, reggendo il marchesato di Mantova in assenza del marito Francesco II Gonzaga e in vece del figlio. Secondo voi, quali sono i messaggi che ancora oggi la sua figura può dare alle persone, in particolare alle donne?
R: Forse ti stupirà detto da me, ma Isa è un’eroina che non ha davvero qualcosa da dire alle altre donne.
È un personaggio che sottolinea in continuazione la problematicità del ruolo della donna nella sua epoca, ma che non possiede in alcun modo una visione collettiva o l’intenzione di migliorare le condizioni del genere a cui appartiene e si riconosce. È anzi molto individualista, competitiva, ha un’enorme brama di potere e non smette mai di ricordare alla figlia l’inutilità del nascere donna.
Isa è così. Ma il modo in cui viene scritto e disegnato ogni episodio, sottopone sempre ai lettori e alle lettrici una chiave di lettura che problematizza la questione di genere, facendo attenzione a non rendere Isa ciò che storicamente non è.
Questo si deve molto alla scrittura di Lorenzo, e alla riflessione che condividiamo su femminismo e questioni di genere. Ma è negli autori e nella loro visione del mondo e dei sistemi di potere, non nel personaggio.

Su quanto tempo si dispiegherà l’uscita delle strisce sul web? Sono previste in futuro forme di pubblicazione di qualche genere oppure eventi quali ad esempio mostre espositive?
L: Al momento sono previsti in tutto 24 episodi e approfondimenti, pubblicati sul profilo Instagram @isavincetutto e su www.isavincetutto.com. In autunno Rulez pubblicherà il libro, che raccoglierà il doppio degli episodi oltre a quelli già editi sul web.

Intervista condotta via email nel mese di aprile 2022

Lorenzo Ghetti

Lorenzo_Ghetti
Fotografia di Giulia Ponchini

Pisano classe 1989, ha studiato Fumetto e Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Stabilitosi in maniera permanente nella città, nel 2010 fa parte del gruppo fondatore di Delebile, collettivo che autoproduce opere e antologie di racconti brevi a fumetti di giovani autori italiani e stranieri. Nel 2011 inizia a lavorare per Hamelin Associazione Culturale e BilBOlBul Festival Internazionale di Fumetto. Nel 2014 insieme a Carlo Trimarchi e Mauro Nanfitò crea il progetto To Be Continued, una serie a fumetti online che cerca di esplorare le potenzialità del web per raccontare per immagini. Il webcomic vince nel 2015 il Premio Micheluzzi del Napoli Comicon e il Premio Boscarato del Treviso Comic Book Festival per il miglior Webcomic. Da questa serie si origina lo spin-off Millennials, realizzato con Claudia Nuke Razzoli e Caterina Cappelli, vincitore del Premio Piola come Miglior Autoproduzione al Treviso Comic Book Festival 2019. Insieme a Trimarchi fa parte del gruppo di lavoro dietro al progetto di webcomic scientifici ERCComics. Nel 2018 pubblica la sua prima graphic novel cartacea Dove non sei tu per Coconino, premio Giovani Lettori al Romics 2019. Nell’ambito della divulgazione di contrasto alla fake news ha pubblicato nel 2021 per Saldapress, con i disegni di Francesco Guarnaccia, la graphic novel Fabula. Nel 2021 ha inoltre pubblicato In Alto Abbastanza per Coconino Press.

Rita Petruccioli

Foto-Rita-Petruccioli---Giuseppe_Zizza
Fotografia di Giuseppe Zizza

Fumettista e illustratrice nata a Roma nel 1982. Il suo lavoro spazia tra magazine, advertising, libri per bambini e fumetti. Ha pubblicato in Italia e all’estero con editori come BAO Publishing, Mondadori, Sergio Bonelli Editore, Il Castoro, Treccani, Penguin e Hachette.
A fumetti ha pubblicato nel 2019
Ti chiamo domani, graphic novel d’esordio come autrice unica, preceduto nel 2017 da Frantumi scritto da Giovanni Masi, entrambi pubblicati da Bao Publishing. Per Internazionale Kids disegna la serie a fumetti Case Rosse scritta da Susanna Mattiangeli. Nel 2021 il suo lavoro è stato esposto alla Biennale di Venezia, con l’installazione a fumetti ”Sisterhood in the Neighborhood. Detoxing Public Space From Patriarchy” progettata insieme ad ActionAid e coordinata dalle Rebel Architette.
Nel campo dell’illustrazione per l’infanzia tra i tanti libri ha pubblicato la serie di
Matita Hb scritta da Susanna Mattiangeli per Il Castoro editore, Miti romani e Eneide con Carola Susani (La Nuova Frontiera junior), Christine e la città delle dame scritto da Silvia Ballestra (Laterza) e ha preso parte all’acclamata antologia Storie della buonanotte per bambine ribelli (Timbuktu). Oltre al suo impegno editoriale collabora con i festival ARF! e con La Città Incantata ed è impegnata attivamente con la Casa delle Donne Lucha y Siesta.

Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *