L’implacabile disciplina di Luigi Bernardi e Otto Gabos

L’implacabile disciplina di Luigi Bernardi e Otto Gabos

Bilanci e futuro di una vita nella malavita nel romanzo di Luigi Bernardi, un noir che si amalgama con i fumetti di Otto Gabos.

Il diario di un boss nascosto nel suo bunker, sicurissimo quanto sempre più simile a una prigione, si alterna alla narrazione in terza persona che segue le gesta di due ragazzi, fratello e sorella, e della loro vita disciplinata, isolata e apparentemente priva di umanità e sentimenti.

Luigi Bernardi fu una figura fondamentale per il fumetto italiano: è stato editore (L’isola trovata, Glénat Italia, Granata Press), curatore di riviste e collane editoriali (Orient Express, Nova Express, Mangazine), traduttore, scrittore, saggista, critico e sceneggiatore. Quest’opera restò nel cassetto per anni e purtroppo è infine uscita postuma grazie al lavoro dell’amico Otto Gabos, uno dei più importanti autori italiani e amico da tempi di Granata Press, e all’impegno di Tunué.

Scopriamo così un noir asciutto, diretto, veloce e senza traccia di morale scritto con scorrevolezza degna di nota e una pulizia e una ricercatezza nelle parole che lo rende al tempo stesso colto ma perfettamente fruibile. Bernardi sembra pesare parola per parola per non risultare affrettato senza sfoggiare però termini eccessivamente ricercati, sfruttando piuttosto una costruzione delle frasi attenta e cadenzata che dona profondità e una certa gravità al testo.

Il segno di Gabos si plasma su tavole in bianco, nero e azzurro, con un ampio uso di retinature che sporcano e a volte coprono quasi interamente le tavole per ammantarle di ombre e rendere più evidente anche graficamente la distanza tra i personaggi e il lettore, quasi a tracciare fisicamente una linea di demarcazione e sottolineare l’impossibilità di immedesimarsi e comprendere le loro azioni e la loro forma mentis.

Ma cos’è infine Quaderno di disciplina?
Otto Gabos nella sentita postfazione lo chiama “total novel”, in attesa di una definizione migliore che forse non verrà mai. Di fatto è un romanzo breve illustrato, con corti inserti a fumetti di raccordo e integrazione.
Sostanzialmente, da un punto di vista sia prettamente numerico sia di peso narrativo, la parte letteraria è sicuramente predominante. Le diverse illustrazioni risultano sostanzialmente accessorie al testo mentre le parti puramente a fumetti a volte fungono da capitolo a parte, a volte da intercalare in mezzo al racconto, completano il testo e si prendono carico di incipit e finale del libro.
Il risultato è omogeneo, lo stile di Otto Gabos si amalgama perfettamente con quello di Luigi Bernardi rendendo indolore il passaggio dalla parola scritta al fumetto.

Complice la carta che sembra tendere leggermente al giallo paglierino e una veste editoriale lussuosa, un cartonato dal formato tascabile, con dorso in tessuto e linguetta segnalibro in stoffa rossa, la resa del libro come oggetto è perfettamente in linea con i toni di Bernardi e i disegni di Gabos, diventando a tutti gli effetti un elemento meta-narrativo e soddisfacendo esteticamente e anche materialmente gli amanti delle edizioni cartacee.

Abbiamo parlato di:
Quaderno di disciplina
Luigi Bernardi, Otto Gabos
Tunué, 2017
128 pagine, cartonato, bicromia – 14,90€
ISBN: 978-88-6790-223-1

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