La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.
Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.
Fables voll. 23-24 di Bill Willingham e Mark Buckingham (Panini Comics, 2022)
Nel 2022, a sette anni dalla conclusione di Fables, Bill Willingham riprende in mano la sua opera più famosa, realizzandone un nuovo arco narrativo in dodici numeri. Benché sia interessante tornare a respirare quelle atmosfere e approfondire lo status quo venutosi a creare alla fine della serie originale, questa continuazione si porta appresso alcuni dei medesimi problemi che affliggevano quei primi 150 numeri. Primariamente, l’inabilità dell’autore nel creare pathos; spesso infatti i conflitti si risolvono in modo troppo blando, troppo facile perfino, cosa che annulla la tensione e smorza il coinvolgimento del lettore. Anche la volontà di imbastire una narrazione corale si scontra con la difficoltà nell’intrecciare coerentemente tra loro le varie linee narrative, lasciando una sensazione di frettolosità nel trattamento riservato ad alcuni personaggi. Se non altro i disegni, col loro tratto carico di linee e dettagli, riescono a regalare un apparato artistico sontuoso.
Marco Marotta
Justice League: Brama di Giustizia di James Robinson, Mauro Cascioli e Scott Clark (Panini Comics, 2024)
I disegni di Mauro Cascioli sono spettacolari e costituiscono il piatto forte del volume che raccoglie Justice League: Cry for Justice #1-7 (la storia principale), Face of Evil: Prometheus #1, 52 #22 e #42. È un peccato non poter ammirare più spesso il tratto potente e armonioso di questo artista, che si sposa perfettamente con i personaggi iconici di casa DC.
La trama, significativa soprattutto per gli appassionati delle gesta di Freccia Verde, presenta dei passaggi confusi e in alcuni momenti James Robinson “spreca” la possibilità di curare meglio il lato emotivo, dando la precedenza alla rapida successione dei fatti. Questa fretta stona, perché proprio sull’emotività degli eroi si basa buona parte di un racconto in cui, comunque, non mancano due punte di dramma interessanti.
Federico Beghin
Diciottovoltevirgolatre di Stefano Simeone (Bao Publishing, 2016)
Raccontare una vita attraverso gli innamoramenti di Francesca è l’idea sulla quale si poggia il lavoro di Stefano Simeone.
Diciottovoltevirgolatre è il racconto di una vita con sogni che diventano ambizioni, speranze che diventano rimpianti e un appuntamento rimandato con Parigi come metafora dei progetti che inseguiamo nonostante tutto. Tanti gli amori che fanno un’esistenza: la mamma, il primo bacio, la prima casa, il primo ragazzo per la vita e poi gli altri. Conosciamo una donna sempre proiettata verso la tappa successiva; figlia, compagna di classe, amica, amante, e poi madre, nonna, ricordo.
Maestosa la parte nella quale per la decisione più importante di tutte ha in mano una manciata di minuti e la consapevolezza di avere solo il cuore per scegliere nel modo giusto.
Arrivati all’ultima tavola, inevitabile e intensa sale la lacrima che ci coglie quasi inaspettata ma che è la corretta chiusura a un racconto intimo che non parla solo di Francesca.
Francesco Cascione
Al tempo di papà di Jiro Taniguchi (Panini Comics, 2019)
Ambientata nella propria Tottori, Taniguchi racconta una vicenda familiare intima e profonda, ripercorrendo la vita di Youichi e del suo complicato rapporto con il padre, che viene a mancare nelle prime pagine e che risulta essere il motore immobile dell’intera storia. Con estrema delicatezza, tanto narrativa quanto grafica, Taniguchi narra una storia quotidiana, comune a molti ma non per questo meno appassionante, unendo la finzione con un’esperienza in parte biografica, ossia l’assenza prolungata dell’autore dalla sua città natale e dai familiari. Il senso della famiglia, i pensieri e i sentimenti rimasti sopiti durante l’infanzia del protagonista montano, capitolo dopo capitolo, la tensione emotiva che esplode nella parte finale del volume: la maturazione di Youichi è ormai compiuta e così il suo riconciliarsi con la famiglia, il tutto reso in modo magistrale dal peculiare tratto di Taniguchi che restituisce una resa emotiva travolgente, capace di commuovere dall’inizio alla fine.
Daniele Garofalo
Shin Nosferatu di Roberto Recchioni (Edizioni BD, 2024)
Un omaggio a un personaggio iconico dell’immaginario gotico e al cinema muto, ma anche un esperimento per raccontarlo in modo nuovo, cambiandone la grammatica assieme al medium. Shin Nosferatu va letto come un esercizio di stile e giudicato come tale.
Il fumetto è costruito con tavole serrate che scorrono rapide come una pellicola attraverso lo stile identitario di Roberto Recchioni e che, dilatando lo spazio bianco tra una tavola e l’altra, affidano al lettore una grossa parte del racconto, travolgendolo in uno straniante effetto galleria, quando il paesaggio viene costruito attraverso spezzoni di luce.
Non mancano tavole interessanti in cui le silhouette quasi emergono dal nero e passaggi disturbanti che sottolineano la figura immortalata prima di un finale spiazzante che offre una lettura coraggiosa di un’icona tornata in auge al cinema all’inizio del 2025.
Un esperimento audace ma non efficace quanto altri lavori in cui Recchioni si è cimentato come autore unico.
Francesco Cascione
Per questa puntata è tutto. Vi diamo appuntamento tra quindici giorni, con nuove letture, brevi o lunghe che siano.