Una ragazza incinta, Maria, siede su un moscone arenato su una spiaggia e contempla il mare. Il mare, l’orizzonte e… l’apocalisse: tre trombe marine stazionano infatti da alcuni giorni al largo e anche se i presunti esperti dicono che è tutto ok, lei cerca una spiegazione razionale. Non solo alla potenziale fine del mondo per opera della natura, ma anche a quella più intima che sembra abitarle l’anima. Per mettere ordine nei propri pensieri discute con il suo amico Bartolomeo: un gatto.
È l’inizio di La fine del mondo secondo Maria, fumetto targato Green Moon Comics scritto da Tommaso Destefanis e disegnato da Riccardo Cecchi per i colori di Fiorella Cogliandro.
La storia inizia in un clima realistico e, per quanto pre-apocalittico, piuttosto plausibile, per poi addentrarsi in una trama che abbraccia elementi surreali e grotteschi con una vena horror. Una miscellanea di generi a tratti spiazzante ma che si sviluppa e si risolve in modo chiaro, con tutti i tasselli disseminati nel corso del racconto capaci di disporsi in un finale esaustivo e, nonostante un drammatico sacrificio, lieto.
Destefanis intreccia tre linee narrative destinate a congiungersi, ognuna delle quali è portata avanti da un personaggio femminile. Alla storia di Maria si aggiungono infatti quelle di Miriam e Meri con le rispettive ambientazioni. Le tre ragazze sono accomunate da traumi e drammi personali da affrontare, raccontati in una serie di flashback, e sembrano sempre in fuga: dai propri demoni, da una serie di efferatezze o da se stesse.
La caratterizzazione psicologica delle protagoniste, spesso affidata a efficaci didascalie, le rende vere, sfaccettate e capaci di coinvolgere il lettore, oltre a mascherare a dovere le loro funzioni archetipiche. Il tono corale della storia e la presenza di numerosi personaggi oltre alle tre ragazze dà la possibilità di affrontare diverse tematiche: dall’abbandono, alla rassegnazione, allo sfruttamento della prostituzione con tutti i traumi connessi e, sullo sfondo, una certa solitudine esistenziale che avvolge tutti e sembra rappresentare il male da sconfiggere.
Cecchi offre un segno evocativo e denso di dettagli, di stampo realistico ma in grado di enfatizzare le componenti grottesche e surreali richieste dalla storia. Il disegnatore si focalizza positivamente sugli sguardi, sulle espressioni e sulle posture, ma è evidente anche la ricerca nella rappresentazione dei numerosi ambienti (fra i quali una splendida savana) e degli sfondi (come il muro “istoriato” di un bagno scolastico).
La colorazione di Cogliandro aggiunge profondità e aumenta il livello di dettaglio dell’opera, oltre a offrire un prezioso contributo alla narrazione sia nell’identificazione dei luoghi, sia nel comunicare stati d’animo, come nel caso delle tinta rosse o viola di un bar che incarnano la sensazione di oppressione di Meri. Notevoli alcune illustrazioni a tutta pagina, ad esempio quelle che ritraggono le trombe marine, e mai monotono il montaggio, che propone alcune sequenze con alternanza di punti di vista la cui lettura è agevolata dai diversi colori utilizzati come sfondo nelle didascalie.
La fine del mondo secondo Maria è un fumetto emotivo ed emozionante che tratta tematiche attuali attraverso tre personaggi femminili di ottimo spessore. Il volume è impreziosito da un corposo making off che mostra la lavorazione di alcune tavole e gli studi dei personaggi commentati da Riccardo Cecchi.
Abbiamo parlato di:
La fine del mondo secondo Maria
Tommaso Destefanis, Riccardo Cecchi, Fiorella Cogliandro
Green Moon Comics, 2024
96 pagine, brossurato, colori – 15,00 €
ISBN: 979-12-81563-05-6