Grosse linee scure, un inchiostro materico che ha il peso della terra fredda, che taglia la pagina come il vento freddo di una tempesta. Un chiaroscuro e un tratteggio che modellano i tratti spigolosi e duri degli uomini di montagna, che definiscono le ombre di un vallone, che esaltano per contrasto il bianco purissimo di un ghiacciaio perenne.
L’arte di Jean-Marc Rochette (che incontra i colori densi e cupi di Isabelle Merlet) sembra scaturire da quelle stesse vette, come ruscello che scorre tra rocce millenarie, come eco che rimbalza da parete a parete. E che racconta la storia del pastore Gaspard, uomo solitario con un tragico passato, e del suo incontro e scontro con un lupo. Una storia fatta di sguardi, di silenzi, di inseguimenti tra vallate e speroni, di rabbia che esplode e che viene sepolta da tormente, da una battaglia fatta di rancori e rispetto.
Questa lotta millenaria tra lupo e uomo diventa per Rochette sintesi dell’eterno confronto tra natura e essere umano, che ridimensiona quest’ultimo a mero tassello di un’opera più grande, impossibile da comprendere appieno.
La grande sensibilità artistica e paesaggistica dell’autore esaltano questo rapporto portandolo su un piano di epica essenziale, fatta di gesti minimi e di sentimenti distillati: violenza, paura, rispetto, amore, dolore e sofferenza diventano monumenti di ghiaccio che si confrontano con l’imperturbabile bellezza della montagna, palcoscenico e testimone muto di un ciclo naturale infinito.
Abbiamo parlato di:
Il Lupo
Jean-Marc Rochette
Traduzione di Giovanni Zucca
Ippocampo edizioni, 2020
112 pagine, cartonato, colore – 18,00 €
ISBN: 9788867224975
Nedeljko Bajalica
25 Settembre 2021 a 17:24
Un fumetto bellissimo!!!