Il breve graphic novel dello svedese Niklas Asker racconta l’incontro tra un fotografo e una rock star, la loro fugace relazione e le coincidenze che li uniscono e separano. L’autore mostra la storia dei due con un profondo tocco malinconico e si concentra sul tema delle scelte e dei bivi che segnano le vite di ognuno e sui luoghi che ospitano certi incroci.
Del loro rapporto è esempio e metafora l’aeroporto che vediamo all’inizio e alla fine del libro, vera zona neutra, luogo dove ogni strada è possibile e aperta, dove la vita quotidiana è momentaneamente sospesa.
Proprio come accade nei momenti di decisione e di passaggio, da una fase all’altra della vita, da una relazione ad un’altra.
Queste sono le situazioni esplorate da Niklas Asker e dai suoi personaggi. Magari l’autore non si dimostra sempre padrone di una struttura del tutto efficace, spesso più concentrato nel proposito di emozionare. Gli sguardi e le parole dei suoi personaggi sono sempre colmi di sentimento, sempre sul punto di esplodere e raggiungere un momento decisivo. In realtà poi le cose succedono al di là del loro controllo e i due protagonisti finiscono assorbiti dalla loro stessa enfasi. Forse anche troppa enfasi, troppe emozioni, probabilmente difficili da gestire nell’economia del racconto. Una storia breve e intensa, ma che rischia di deludere un lettore non disposto a lasciarsi travolgere.
Abbiamo parlato di
Il giorno in cui non ci incontrammo
Niklas Asker
Traduzione di Irene Pepiciello
Elliott, Novembre 2010
79 pagine, brossurato, bianco e nero – 12,00€
ISBN: 9788861921658
Anna
10 Agosto 2011 a 09:40
Piuttosto d’accordo con te. Ecco la mia recensione: http://sciameinquieto.blogspot.com/2011/08/il-giorno-in-cui-non-ci-incontrammo.html