“C’è una sola battaglia in cui avresti possibilità di vincere… UNA LOTTA CON PRESA DI CAPELLI!”
(Zoe ad Arturo)
Conoscete un disegnatore che si chiama Larry Whittington? Se fossi un telepate, sono sicuro che in questo momento non riuscirei a sentire delle risposte affermative. E non mi stupirebbe la cosa dato che Whittington è un artista anonimo, che ha creato una strip dal titolo Fritzi Ritz che sarebbe divenuta un grande successo negli anni a seguire. Ma il merito non sarebbe andato a lui, che rimarrà nell’anonimato per sempre ma a un giovane artista talentuoso che ad appena tre anni dalla creazione della strip e del conseguente abbandono di Whittington, fece di una modesta striscia quotidiana un piccolo gioiellino talmente amato dai lettori americani da decretarne un meritato successo nazionale e non.
Il disegnatore era Ernie Bushmiller, classe 1905 che si era fatto le ossa all’Accademia nazionale del disegno frequentando i corsi serali. Una volta ereditata la strip Fritzi Ritz, Bushmiller iniziò a operare quei piccoli cambiamenti che lo portarono, nel 1933, ad avere quel colpo di genio che ne decretò l’ascesa. E quel colpo di genio rispondeva al nome di Nancy (in Italia Zoe), una piccola bimba bruna, nipote della protagonista a cui pin piano ruberà la scena tanto da diventare, nel 1940, l’assoluta protagonista della strip arrivando perfino a imporre il suo nome come nuovo e definitivo titolo.
Nancy è una bimba sveglia, intelligente, con una filosofia quasi adulta, furba, piena di idee geniali e soprattutto bravissima a tenere testa a tutti i coetanei maschi che affollano la strip di Bushmiller, in particolare il suo amichetto pelato Sluggo (in Italia Arturo) che di sicuro non brilla d’intelligenza coma la tenace protagonista.
Rileggere oggi le strisce di Arturo e Zoe è un’esperienza molto gradevole; il disegno di Bushmiller è lineare, preciso, osserviamo le sue strip e abbiamo la sensazione che ogni cosa sia al suo posto, perfino i capelli rasati di Arturo sono perfettamente allineati. Le avventure di Arturo e Zoe sono semplici, prive di qualsiasi allusione e con una comicità che punta sulla battuta autoconclusiva senza mai scadere nella semplice barzelletta.
E con una protagonista come Zoe, Bushmiller si diverte e ci diverte a farci vedere, oltre mezzo secolo fa, come il sesso ritenuto debole surclassasse quello forte, grazie all’amicizia-rivalità dei due piccoli protagonisti, che hanno il doppio merito di appagare il lettore più esigente in una lettura sociologica e il lettore più distratto a una lettura di puro intrattenimento comico.
Ha fatto epoca la strip di Bushmiller. È stata amata e Zoe è diventato un piccolo modello per diversi piccoli eroi che seguiranno a riempire le pagine dei quotidiani americani.
Del resto la piccola Zoe è saputella, filosofa e desiderosa di dominare Arturo il suo amichetto dal testone grosso e calvo.
Non vi ricorda qualcuno?
Curiosità
Bushmiller ha disegnato la strip fino alla sua morte avvenuta nel 1982 a causa del morbo di Parkinson. Dopo di che la striscia ha avuro un periodo non proprio florido durato fino al 1995 anno in cui fu ripresa dai fratelli Brad e Guy Gilchrist che hanno fatto ritornare Zoe una stellina di successo, ridonandole una freschezza artistica (un po’ retrò) molto vicina a quella del suo creatore. Un successo che dura da oltre settant’anni.
Edizione Consigliata
Quella consigliata è al momento l’unica edizione di questa longeva e famosissima strip: fa parte della serie Eureka Pocket, stesso formato della collana Oscar Mondadori ma con una lettura che ci fa godere le strip senza il fastidioso montaggio operato nei volumetti Oscar. Prefazione bellissima di Carlo della Corte.