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    Io sono Bruce Wayne – Intervista all’attore David Mazouz

    Andiamo dietro le quinte della serie prequel su Batman con una intervista in esclusiva a David Mazouz, che interpreta il ruolo di Bruce Wayne in "Gotham".

    Vi presentiamo in esclusiva una intervista con il giovane attore David Mazouz, che nel serial Gotham targato Fox interpreta il ruolo di Bruce Wayne. David ha all’attivo numerose partecipazioni a serie tv quali Mike & Molly, Criminal Minds e Private Practice. Nel 2012 è divenuto noto al grande pubblico per il ruolo di Jake Bohm in Touch, accanto a Kiefer Sutherland

    Hai ricevuto delle specifiche indicazioni sul set per il ruolo? Ti sono state segnalate le interpretazioni dei vari Batman cinematografici come sorta di riferimento?
    Non ho ricevuto particolari direttive su come sviluppare il personaggio di Bruce Wayne. Visto che non interpreto Batman, ma Bruce Wayne all’età di dodici anni, si trattava di immaginare come si sarebbe sentito un ragazzo come me dopo aver assistito all’omicidio dei genitori impotente e spaventato. Ho cercato di mettermi nei suoi panni.
    Se dovessi comunque dire quale Batman mi avrebbe ispirato, sarebbe stato quello di Christian Bale che ha una forza che si percepisce, qualsiasi cosa stia facendo, già solo nella sua presenza.

    Sei un lettore di fumetti? Conoscevi il personaggio al di là dell’immaginario “comune”?
    Ovviamente conoscevo sia il personaggio di Bruce Wayne che quello di Batmana, sia attraverso i film che i fumetti, ma non sono stato mai un grande appassionato di fumetti. Dopo che sono stato assunto, il mio amico Austin, che è un editore, mi ha regalato per il compleanno un volume di Batman e poco dopo, Stephanie, una dei miei insegnanti di Studio, mi ha regalato una Enciclopedia di Batman, sempre per il mio compleanno. Direi che è stato il migliore di sempre! Ho cominciato a leggere e a scoprire tutto quello che c’è da sapere sulle storie di Batman, Gotham e tutti i personaggi buoni e cattivi dei fumetti. Credo che si possa tranquillamente affermare che io abbia pensato molto a questo personaggio e che abbia studiato tutto quello che si possa studiare sulle sue esperienze da adulto. Al contrario la parte dell’infanzia devo svilupparla personalmente e ciò è veramente eccitante!

    La serie ha un tono cupo, il giovane Wayne è agli inizi di un percorso drammatico e che metterà a dura prova il suo equilibrio mentale. Cosa significa per un attore tanto giovane affrontare un ruolo del genere?
    Non è un ruolo difficile da interpretare anche se è complesso e oscuro. È oscuro ma è facile da capire perché le sue reazioni sono piuttosto normali visto ciò che ha dovuto passare. Mi piacciono i ruoli che ti mettono alla prova e quelli complessi sono quelli più interessanti che un attore possa interpretare. Giovane o anziano credo che le persone possano specchiarsi in lui nonostante sia un personaggio oscuro.

    Come è stato lavorare sul set? Puoi raccontarci qualche aneddoto?
    È la prima volta che mi capita di lavorare con così tanti attori professionisti. Non ho direttamente lavorato con molti di loro, ma li ho visti abbastanza, abbiamo fatto un po’ di uscite insieme così come le attività stampa e posso affermare sinceramente che sono un gruppo spettacolare e accogliente e ognuno di loro è super preparato e professionale. Ho lavorato con Sean e Ben più che con gli altri e sono entrambi molto gentili ed è stato molto facile entrare in connessione con loro e mi faceva sentire come se li conoscessi da molto, molto tempo! Non ho nessuna storia scandalosa MA sono certo che qualcosa verrà fuori se ci lasciate ancora un po’ di tempo.

    Nella serie il tuo personaggio costruisce da subito un rapporto di amicizia, e soprattutto fiducia, con il detective James Gordon. Puoi descriverci, senza rivelarci troppo, come si evolverà questa relazione?
    Non ho molte informazioni riservate su cosa accadrà nei prossimi episodi e non credo che sia uno spoiler dire che Jim Gordon e Bruce Wayne diventeranno amici e impareranno a fidarsi l’uno dell’altro in qualità di influenze positive in una Gotham piena di malvagità. Hanno lo stesso scopo in mente e provano un desiderio simile che fa in modo che agiscano anche in maniera simile. Semplicemente uno è più tradizionalista dell’altro che veste invece il mantello. Si rispettano entrambi sin da subito. Vedrete come la relazione si sviluppa naturalmente nel modo che vi state aspettando dopo aver visto il pilota.

    Oltre a Gordon, nella vita di Bruce c’è da sottolineare la presenza costante di Alfred, che appare molto differente dal personaggio dei fumetti, ma anche qui riveste il ruolo di angelo custode di Bruce. Ci puoi descrivere il loro rapporto?
    Alfred non è solo un “Angelo Custode” è anche un “Guardiano”. Nei fumetti Bruce Wayne è Batman ed è un adulto, quindi Alfred è ovviamente ritratto in maniera differente, è più irascibile nella serie televisiva che nei fumetti dove è un sapiente possessore del segreto e aiuta Batman/Bruce Wayne in modo palesemente calmo e poco influente, al contrario qui Alfred è responsabile della crescita di Bruce e del modo in cui la famiglia volesse che fosse educato, viene da un passato nell’esercito quindi ha anche qualche aspetto combattivo. È costantemente sia un padre che un guardiano.

    Che ne pensi del fatto che stai interpretando un personaggio con una storia così lunga negli anni come Bruce Wayne/Batman? La cosa ti ha inizialmente preoccupato?
    Non ero preoccupato per niente di dover interpretare Batman nonostante le persone me lo chiedessero spesso e non capisco perché avrei dovuto esserlo. Non sono Batman, dopo tutto! Sono il suo sé più giovane, non mi devo confrontare con nessuno perché non è mai stato fatto prima, sto facendo qualcosa di completamente nuovo. Le persone che dovranno interpretare Bruce Wayne dopo di me probabilmente dovranno preoccuparsi di ciò, ma questa è proprio la prima volta quindi posso creare il personaggio man mano che vado avanti. Quando indosserò il mantello per la prima volta, allora forse mi dovrò preoccupare di mantenere gli standard dei grandi che sono venuti prima di me.

    Ben McKenzie, Sean Pertwee e Camren Bicondova. Ci puoi descrivere come è lavorare con ognuno di questi attori sul set? Quali sono le cose che ti hanno maggiormente colpito?
    Ben, Sean e Carmen: lavorare con ciascuno di loro è sempre interessante. Innanzi tutto Ben ha lavorato in due altri famosi programmi televisivi e in alcuni film così come in teatro e ha studiato una materia completamente differente al college, quindi ho tonnellate di cose da imparare da lui. Sean ha una tradizione familiare all’interno dell’intrattenimento, suo padre ha interpretato il Doctor Who e Sean ha una lunga carriera alle sue spalle sia in TV che al cinema o sul palco quindi è sempre interessante ascoltarli e imparare dalla loro esperienza anche perché sono così giovane e devo imparare così tanto sulla recitazione e sulla professione. Carmen è stata una ballerina per la maggior parte della sua vita quindi ha molto da offrire sia in termini di un punto di vista differente sia sul modo di relazionarsi al personaggio. È tutto molto interessante ed è un piacere lavorare con loro.

    Quali sono, oltre a Gotham, i tuoi prossimi progetti?
    Tra i prossimi progetti c’è un film che è stato girato in Argentina l’estate scorsa che si chiama the Gamesmaker, un coproduzione italo argentina canadese per la Disney Latino America. Uscirà presto in anteprima in Brasile e non so esattamente quando negli Stati Uniti, la scenografa e l’attrice che interpretava mia madre, Valentina, sono state entrambi brillanti ed è stato veramente divertente!!!!!
    C’è anche un film che uscirà tra poco con Aaron Eckhart che si intitola Incarnate e uno con Kevin Bacon e Radha Mitchell che si chiama 6 Miranda Drive, entrambi usciranno nel 2015!

    Traduzione a cura di Riccardo Melito.

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