Aspettando Snoopy & Friends: i film dei Peanuts

Aspettando Snoopy & Friends: i film dei Peanuts

In contemporanea con l'uscita del nuovo film, un excursus sulle precedenti pellicole dedicate ai personaggi di Charles M. Schulz.

In concomitanza con l’uscita nelle sale dell’attesissimo Snoopy & Friends – Il film dei Peanuts, che segna il ritorno della banda di ragazzini capitanata da Charlie Brown al cinema dopo una lunga assenza, vi presentiamo una analisi dei precedenti lungometraggi basati sui personaggi di Schulz apparsi sul grande schermo nel corso degli anni.

Un Bambino di nome Charlie Brown

Stanco di essere deriso da tutti, Charlie Brown, su consiglio dell’amico Linus, si iscrive a una gara di “parole difficili” della sua scuola, vincendola. Deve in seguito affrontare una gara nazionale, cosa che ne aumenterà ancora di più l’insicurezza…

Prodotto da Lee Mendelson e diretto da Bill Melendez, Un Bambino di nome Charlie Brown (in Italia noto anche con il titolo Arriva Charlie Brown) è il primo lungometraggio animato per il grande schermo basato sui personaggi creati da Charles M. Schulz, che raccoglie sapientemente le atmosfere e la sensibilità della striscia. Non è una sorpresa che a dirigere la pellicola fosse infatti Bill Melendez, che già da un paio di anni era tra i produttori della serie animata dei Peanuts, con episodi divenuti culto come il classico È Natale, Charlie Brown, replicato ogni anno durante le festività natalizie sui network americani.

Melendez dirige con maestria e dolcezza una pellicola che presenta al suo interno non solo i variegati personaggi della simpatica banda dei Peanuts, ognuno caratterizzato in maniera intelligente con le manie e i comportamenti che conosciamo dai fumetti (Linus e la sua coperta, Snoopy e la sua incredibile immaginazione), ma affianca loro alcune sequenze capolavoro che toccano più di una volta le corde della poesia.

Una melodia suonata da Schroeder è l’occasione per un viaggio, tra l’onirico e il fantasioso, nei luoghi in cui ha vissuto Beethoven, grazie a una animazione classica che non manca di inserire elementi pop che accrescono la percezione di essere nel mezzo di un vero e proprio sogno. Snoopy invece ci porta brevemente tra i cieli della Grande Guerra e in seguito diventa prima un pattinatore professionista, poi un irascibile giocatore di Hockey, con sequenze in cui ombre di veri giocatori si sovrappongono a quelle del simpatico bracchetto.

A tutto questo fa da sfondo la malinconica ed emotivamente potente personalità di Charlie Brown, sottolineata in apertura e chiusura di pellicola da una canzone cantata da Rod McKuen (nella versione italiana invece da Johnny Dorelli) che racchiude in un colpo solo la bellezza di una pellicola capace di commuovere e divertire, primo capitolo di un avventura sul grande schermo durata vent’anni.

Un bambino di nome Charlie Brown (1969)
Durata: 78 minuti
Genere: Animazione
Regia di Bill Melendez

Torna a Casa Snoopy

Ricevuta una misteriosa lettera, Snoopy intraprende un lungo viaggio, non senza difficoltà, con l’amico Woodstock. La destinazione è la ex padroncina del bracchetto, Lila, ricoverata in ospedale, che Snoopy non ha mai dimenticato. Una volta rientrato a casa, deve decidere se restare con Charlie Brown o se optare per vivere nuovamente con Lila e la sua famiglia.

Secondo lungometraggio dei Peanuts, Torna a casa Snoopy è da considerarsi tra i migliori film per il grande schermo dedicati ai personaggi di Schulz, soprattutto per via del fatto che il protagonista indiscusso è il simpatico bracchetto di Charlie Brown, affiancato dall’amichetto pennuto Woodstock, qui al suo “debutto” cinematografico (come viene annunciato nel corso dei titoli di testa).

A rendere indimenticabile questa pellicola vi sono in primo luogo moltissime sequenze musicali, realizzate da Richard M. Sherman e Robert B. Sherman (Mary Poppins), che anche nella versione italiana (ottimo il lavoro di Cino Tortorella e Pietro Carapellucci) catturano e trascinano lo spettatore, grazie anche alla leggera regia di Melendez, che nuovamente dopo Un bambino di nome Charlie Brown riesce a giocare con le immagini e la simpatia dei personaggi.

La prima mezz’ora della pellicola è infatti contornata di gag esilaranti che vedono protagonista Snoopy e personaggi quali Linus e soprattutto Lucy, che il bracchetto affronta in un match di boxe del tutto particolare e decisamente imperdibile.
Impossibile non fare il tifo per Snoopy, commuoversi al suo primo incontro con Lila, ridere alle divertenti sequenze che lo vedono interagire con l’amichetto Woodstock e con il resto della banda dei Peanuts, che esprimono tutto il loro affetto per il protagonista in una festa d’addio nella parte finale, oltre che in un abbraccio musicale quando questi fa definitivamente ritorno nelle loro vite.

Torna a casa Snoopy (1972)
Titolo Alternativo Snoopy cane contestatore
Durata: 81 minuti
Genere : Animazione
Regia: Bill Melendez

Corri più che puoi, Charlie Brown

Charlie Brown, Snoopy, Woodstock e l’intera banda dei Peanuts si recano al campeggio estivo, dove fin da subito devono fare i conti con una banda di bulletti. Danno loro una lezione trionfando alla annuale gara in gommone, non senza qualche difficoltà…

Terzo lungometraggio dedicato ai personaggi creati da Charles M. Schulz, Race for Your Life, Charlie Brown (questo il titolo originale) è forse il più debole soprattutto se paragonato alle due pellicole precedenti, le quali ancora oggi si fanno ammirare per l’amore e la gioia insita nella loro realizzazione.

In questo film infatti Bill Melendez, affiancato da Phil Roman, (già regista di alcuni special televisivi dei Peanuts e che nel 1992 avrebbe diretto con poco successo Tom & Jerry: Il Film), opta per una trama abbastanza banale e scontata, che possiede alcune sequenze divertenti grazie alla immancabile verve della coppia formata da Snoopy (che fa il verso a Easy Rider, con tanto di motocicletta) e Woodstock, ma che per il resto non offre lo stesso coinvolgimento e la stessa magia donati al pubblico precedentemente.

Uno dei difetti principali è da annotare alla parte musicale, che non brilla particolarmente. Vince Guaraldi, abile compositore che aveva realizzato le bellissime musiche di Un bambino di nome Charlie Brown, e che avrebbe dovuto prendere parte alla produzione di questo film, scomparve improvvisamente qualche mese prima a soli 47 anni, venendo sostituito da Ed Bogas, con risultati poco soddisfacenti.

A parte infatti una canzone di apertura e chiusura, le sequenze musicali risultano del tutto assenti, facendo sì che questo elemento non ricopra lo stesso ruolo nel caratterizzare situazioni e personaggi che aveva avuto nei due film precedenti.
Corri più che puoi, Charlie Brown si riduce quindi a un semplice film di animazione come tanti altri, che si fa certamente seguire ma che non risulta particolarmente avvincente e interessante come in passato, cosa che non si ripete con il film successivo.

Corri più che puoi, Charlie Brown (1977)
Durata: 76 minuti
Genere : Animazione
Regia: Bill Melendez, Phil Roman

Bon Voyage, Charlie Brown (E non tornare!)

Linus e Charlie Brown vengono scelti per un programma di scambio culturale, che li porta a visitare la Francia assieme a Piperita Patty e Marcie, a cui si affiancano gli immancabili Snoopy e Woodstock. Nel frattempo, lo stesso Charlie Brown riceve una misteriosa lettera in francese in cui una ragazzina, Violette, lo invita a soggiornare nel suo castello…

Quarto lungometraggio dedicato ai Peanuts, ancora una volta diretto da Melendez e Roman, Bon Voyage, Charlie Brown è un buon prodotto che riscatta la debolezza del capitolo precedente grazie a una trama più elaborata e decisamente più coinvolgente, oltre che velata di un piccolo mistero, senza dimenticare le sempre divertenti performance di Snoopy e del suo fedele amico Woodstock, qui decisamente scatenati come in passato.

L’esilarante viaggio in aereo in prima classe di Snoopy, l’atterraggio a Londra con successivo arrivo per il bracchetto a Wimbledon dove gioca una divertentissima partita a tennis, e per finire il diventare autista per Charlie Brown e Co. sulle strade di Francia guidando una scassatissima Renault, sono sequenze imperdibili che racchiudono ancora una volta la grandiosa personalità del personaggio.

Ma non è solo Snoopy a ritagliarsi un ruolo importante. Ognuno dei personaggi infatti ottiene il suo giusto spazio, riprendendo tematiche ed elementi cari ai lettori delle strisce. Tra queste è da citare la scena con Piperita Patty e Charlie Brown, compagni di banco nella scuola francese che devono frequentare durante il loro soggiorno, con conseguenti problematiche dovute al caratterino e alla pigrizia della ragazzina.

Nonostante la mancanza di un personaggio come Lucy, che pronuncia la battuta che dà il titolo alla pellicola, e di una parte della banda Peanuts, il gruppo di protagonisti è comunque ben assortito, per un film che diverte e si fa seguire fino alla fine.

Bon Voyage, Charlie Brown (E non tornare!) (1980)
Durata: 75 minuti
Genere : Animazione
Regia: Bill Melendez, Phil Roman

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