Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?
Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.
Ospite di questa puntata è Alessio Fortunato con la sua illustrazione “Il Dardo”. Buona visione.
Il Dardo
“Cos’è Lo Spazio Bianco per me?
Un’attesa ripagata” – Alessio Fortunato
Alessio Fortunato
Alessio Fortunato nasce a Trossingen, in Germania. Si diploma all’accademia di Belle Arti di Bari, scuola di scenografia, discutendo la tesi sul Cinema Espressionista Tedesco. Nel 1995 vince il concorso per giovani disegnatori di Expocomics di Bari e due anni dopo entra nello staff regolare di “Lazarus Ledd” della Star Comics. Per il fumetto di punta dell’editore umbro pubblicherà 10 albi.
Nel 2003 diventa parte del team di disegnatori della serie di Eura Editoriale “John Doe“. Per le Edizioni Arcadia disegna nel 2007 l’albo di esordio di “Maisha“, con i testi di Francesco Matteuzzi.
Dal 2010 fa parte dello staff dei disegnatori di Dampyr della Sergio Bonelli Editore.
Nel 2020 partecipa al progetto Come Vite Distanti promosso dal Festival ARF del Fumetto di Roma. Un libro di 60 fumettisti italiani per una raccolta fondi per lo Spallanzani di Roma per la ricerca contro il Covid.
Dal 2021 è docente di Arte del Fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bari.