Avengers: Age of Ultron
Uscirà finalmente nei prossimi giorni, nelle sale italiane, l’atteso sequel di The Avengers. Nei giorni scorsi, il cast al gran completo e il regista Joss Whedon hanno presenziato a una speciale conferenza stampa svoltasi ai Disney Studios in California.
L’attrice Cobie Smulders, che riprende il ruolo di Maria Hill, è stata la prima a rispondere alle domande, spiegando che il suo personaggio ha ora un “lavoro più grande”, dopo il crollo dello SHIELD visto in Captain America: The Winter Soldier. Hill ora lavora direttamente per Tony Stark ed è il personaggio cardine che può fare da ponte tra l’univeso cinematografico e quello televisivo.
Paul Bettany dal canto suo ha citato la fondamentale differenza rispetto agli altri film grazie al suo ruolo ampliato, che lo vede passare dalla voce di JARVIS al ruolo di Visione, sottolineando il fatto di avere lavorato con un cast di grande talento, e lamentandosi scherzosamenti di dover partecipare agli incontri con la stampa.
Uno degli elementi chiave del film è la mano di Tony Stark nella creazione di Ultron e della Visione. Il regista Joss Whedon ha sottolineato come questi due personaggi incarnino entrambi elementi di Tony Stark e tuttavia riescano a mantenere la propria identità.
Sono due facce della stessa medaglia. Sono qualcosa di bello per via di come vedono la stessa cosa e reagiscano diversamente ad essa a livello emotivo.
L’attrice Elizabeth Olsen ha spiegato di avere trovato vantaggioso il fatto di interpretare con Aaron Taylor-Johnson il ruolo di due gemelli dotati di superpoteri, cosa che ha permesso loro di sentirsi meno intimiditi a lavorare in un cast con un gruppo già consolidato. Taylor-Johnson, che ha lavorato a fianco della Olsen in Godzilla ha confermato la cosa aggiungendo che la presenza dell’attrice lo faceva sentire più a suo agio.
James Spader, che nella pellicola interpreta il ruolo di Ultron, nemesi principale del gruppo di eroi, ha invece parlato del suo impegnativo lavoro con la motion capture, rivelatosi un modo per sperimentare nuove emozioni per il ruolo che ricopre.
La troupe mi ha fatto indossare questa tuta. Hanno messo su questo ingranaggio. E io mi sono tuffato attraverso una gamma di emozioni. E nel giro di quindici minuti, stavo guardando me stesso camminare intorno ad una grande sala – in movimento e facendo di tutto – e osservando Ultron su di un monitor di fronte a me. Ed è iniziato tutto proprio lì.
Proprio l’elemento tecnologico, e la presenza di Ultron nel film, è stato evidenziato da Mark Ruffalo, che riprende nel sequel il ruolo di Bruce Banner/Hulk.
È davvero interessante che Elon Musk e Stephen Hawking un mese fa abbiano dichiarato che dovremmo fermare la rivoluzione tecnologica senza restrizioni nell’Intelligenza Artificiale perché credono che una volta che avremo Intelligenza Artificiale e nuove armi, potrebbe essere la fine del mondo, o la fine dell’umanità. È interessante il fatto che questo film offra le stesse domande.
Gli archi narrativi inerenti i personaggi sono interessanti – ha invece affermato Scarlett Johansson – certo, le immagini sono spettacolari, ma non è tutto, ed è emozionante essere parte di un film di genere che è una cosa buona, che è intelligente e progressista. Per me, per la mia carriera, è stato meraviglioso fare un film per cui le persone fanno il tifo, che vogliono che abbia successo. Come attori, non abbiamo sempre questo lusso.
Per quanto riguarda invece il suo personaggio e come la ritroveremo alla fine del film, la Johansson ha detto:
La Vedova Nera aveva bisogno di sperare in qualcosa. Aveva questo momento di falsa speranza, dove sentiva che se si fosse impegnata ci sarebbe stata per lei una sorta di ricompensa personale. Accetta il richiamo al dovere, anche a rischio di perdere qualcosa sul piano personale.
Nel frattempo continua incessante la campagna promozionale in vista dell’uscita negli USA, prevista per il 1 maggio. Marvel e Under Armour hanno collaborato alla creazione della linea “Alter ego”, che vede il consumatore immedesimarsi nei principali Vendicatori dello schermo indossando le magliette di Capitan America, Thor, Iron Man, Hulk e Occhio di Falco.
Gotham
Intervistato nei giorni scorsi da CBR, l’attore Ben McKenzie ha avuto modo di parlare dei prossimi episodi di Gotham, che accompagneranno il pubblico verso la conclusione della prima stagione. L’attore ha sottolineato in particolar modo l’evoluzione del suo personaggio, James Gordon, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti.
Beh, lo abbiamo già visto evolvere in modo significativo. Voglio dire, nell’ultimo episodio quando il commissario di polizia Loeb ha utilizzato Bullock contro di lui per liberare Arnold Flask, un ragazzo che aveva messo dietro le sbarre. Loeb ha orchestrato il tradimento di un’amicizia, e Jim e Harvey alla fine scoprono che Loeb ha fatto tutto questo per sua figlia, che sta proteggendo, perché ha ucciso sua moglie. Jim utilizza quindi la figlia di Loeb contro di lui per il bene di Gotham per molti aspetti… ma questo concetto machiavellico che Jim è ora in grado di utilizzare è una vera e propria evoluzione per lui.
Intendo che ad inizio stagione lo abbiamo visto quasi ingenuo, così pieno di rettitudine morale. Ora, ha imparato a giocare e continuerà. Alla fine della stagione, sarà introdotto un nuovo caso, quello dell’Orco, un serial killer che punta alle donne, le seduce, le tortura, le uccide. E poi punta anche a qualsiasi persona amata da un poliziotto. Ogni volta che un poliziotto assume il caso, una persona cara di quel poliziotto viene uccisa. Così con l’intimidazione impedisce di venire indagato per i suoi crimini. Jim, naturalmente, non può accettarlo. Deve affrontare il caso sapendo che, ovviamente, pagherà un prezzo per questo.
McKenzie ha evidenziato che, più la serie va avanti, più James Gordon sta facendo suo il detto che il fine giustifica i mezzi.
Si sta pericolosamente avvicinando. Non direi che lui sia in quella zona ancora. Direi che la zona “il fine giustifica i mezzi” è probabilmente l’ultimo viaggio di Jim,.. il viaggio è ogni passo nella scala a chiocciola verso l’inferno. Ogni girone, è un compromesso. Quanto in profondità sei disposto ad andare? In questo momento, sta minacciando Loeb utilizzando sua figlia. Loeb è una persona terribile. Lui minaccia di usarla. E lo piega. Ha ottenuto quello che voleva. Non è ancora eccessivamente negativo, ma peggiorerà.
Gordon è un soldato. Nella nostra concezione, ha prestato servizio, è stato decorato, e torna a casa, in realtà per la prima volta, perché è stato cresciuto al di fuori di Gotham. Ha lasciato la città dopo che suo padre è stato ucciso. Così torna in questa città che in realtà non ha mai conosciuto, per assumere la crociata di suo padre che ha sempre immaginato fosse un leone, un eroe. Si rende conto in fretta che la città è un abisso morale, e che suo padre non avrebbe potuto essere l’onesto cittadino che pensava fosse.
Parlando della sua esperienza nell’interpretare Gordon e nell’aver completato la prima stagione, McKenzie ha poi esposto le sue sensazioni in merito.
È stato, penso, come molte – forse tutte – le prime stagioni di tutti gli show, una forma di educazione. Ogni volta che si sta cercando di creare qualcosa di nuovo, con 300 persone che lavorano su di esso, non si sa cosa si sta facendo fino a quando non si inizia a farlo. Una volta che si inizia, ci si adatta a ciò che funziona, ciò che non funziona, che cosa può essere meglio, ciò che deve essere tolto. Ed è quello che abbiamo fatto.
Credo che da una sorta di macro-livello, abbiamo commesso un errore nella fase iniziale nel cercare di essere un procedural nelle nostre prime storie, per esempio, nei primi sei episodi. Il pilot non lo era e poi, tutto ad un tratto, abbiamo iniziato a procedere in quella direzione. Non credo abbia funzionato. E anche noi non stavamo usando molti personaggi della mitologia di Batman. Abbiamo avuto i cattivi della settimana, ma non provenivano dall’universo di Batman. Non abbiamo intenzione di farlo ancora. Siamo impegnati nell’inserire cattivi principali in vari archi narrativi. La stragrande maggioranza proverranno dalla mitologia a fumetti, e interagiranno l’uno con l’altro. Penso che sia un’esperienza molto più profonda e più soddisfacente per gli appassionati.
Daredevil
Mentre la serie sul supereroe cieco riscuote unanimi consensi di critica e pubblico, Netflix ha annunciato che sta iniziando l’aggiunta di descrizioni audio ad alcune delle sue serie originali appositamente per i non vedenti.
In Netflix, lavoriamo duro per migliorare continuamente l’esperienza per i nostri iscritti durante la visualizzazione di film e spettacoli sul nostro servizio, compresa la fornitura di accessibilità tramite dispositivi – ha affermato Tracy Wright, direttore Content operations di Netflix – ora stiamo ampliando le nostre opzioni di accessibilità con l’aggiunta di descrizioni audio per alcuni titoli, a partire da oggi con la nostra nuova serie, acclamata dalla critica, Daredevil della Marvel.
La descrizione audio è una sorta di traccia narrativa che spiega dall’audio ciò che sta accadendo sullo schermo, simile ad un play-by-play presente nelle trasmissioni televisive sportive. I clienti di Netflix potranno scegliere questa narrazione audio nella stessa sezione da cui possono scegliere le lingue disponibili per la programmazione Netflix.
Nel corso del tempo, ci aspettiamo che la descrizione audio sia disponibile per grandi serie originali Netflix, nonché selezionando altri spettacoli e film – ha aggiunto la Wright – stiamo lavorando con vari studi e altri proprietari di contenuti per aumentare la quantità della descrizione audio in una vasta gamma di dispositivi, tra cui televisori intelligenti, tablet e smartphone.
The Flash
Mentre il mistero su Harrison Wells si dipana di episodio in episodio, in attesa del gran finale della prima stagione, l’attrice Candice Patton, che nel serial sul velocista scarlatto ricopre il ruolo di Iris West, ha avuto modo di parlare del suo personaggio e delle sensazioni che questa proverà nel momento in cui Barry Allen (Grant Gustin) le rivelerà di essere Flash.
Ognuno le sta mentendo. Tutti. Sembra che tutti sappiano chi sia Flash, tranne Iris. Penso che lo scoprirà presto o tardi. Penso e penso che quando lo scoprirà, lei sarà veramente arrabbiata. Le persone più importanti della sua vita le hanno nascosto un segreto. Non è un segreto normale, è un enorme, enorme segreto che cambia la vita, e quindi penso che sarà estremamente devastata, arrabbiata in un modo che non abbiamo davvero visto in Iris ancora. Non è mai stata veramente arrabbiata con nessuno in vita sua…
L’attrice ha poi parlato della comparsa di numerose guest star provenienti dal vecchio serial di Flash degli anni ’90, evidenziando quale sia stata la sua interazione preferita, per poi concentrarsi sul fatto che Iris agisca in un universo condiviso, a livello televisivo.
Mark Hamill. È Mark Hamill! Mi dispiace. Mi dispiace per tutte le altre guest star, ma Mark Hamill è Mark Hamill. È incredibile. Ha energia per giorni. Abbiamo girato delle scene a tarda notte, e lui è capace di farti ritrovare le energie. Non so come faccia. È proprio un professionista consumato, ed è così divertente, e così gentile con le persone e gli appassionati.
Penso che non abbiamo ancora visto molto Iris agire in questo universo, ma c’è un episodio con un doppio appuntamento con Ray e Felicity e Iris e Eddie, e Barry che fa da ruota di scorta, come al solito. Il che è divertente. È sempre divertente avere gli attori di “Arrow” nel nostro show. Si aggiunge una dinamica diversa … penso che porti un senso di serietà e di oscurità nel nostro show, in una certa misura. E io sento invece come se portassimo un po’ di leggerezza alla loro serie.
E personalmente mi piacerebbe andare oltre “Arrow”. Non so se questo accadrà mai, ma penso che dovremmo fare sì che Iris sia un po’ più ficcanaso.
Riguardo infine a eventuali storyline future, la Patton ha espresso il desiderio di recitare in alcuni episodi che possano fare luce sulla madre di Iris.
Vorrei che Iris sapesse di più su sua madre. Voglio che la storia della sua famiglia venga arricchita di dettagli. Penso che sarebbe interessante vedere cosa è successo a sua madre. Dove è andata? Perché lei ha vissuto con Joe per così tanto tempo? Joe le dirà la verità su quello che è successo a sua madre? E anche la questione di Wally West penso sarebbe molto interessante. A parte questo, professionalmente voglio che continui ad essere una forte giornalista e lavori al fianco degli STAR Labs e che aiuti a catturare i cattivi che compaiono a Central City. Voglio che non sia così isolata dal resto della squadra.