di Junju Ito
Hazard Edizioni, 2006 – 264 pagg. bros. b/n – 10,00euro
Junji Ito è un classico dell’horror a fumetti in Giappone; la Hazard inizia con questo volume a proporne l’opera in Italia. Tomie presenta molto dell’atmosfera malsana e opprimente che ha portato alla ribalta negli ultimi anni l’horror cinematografico orientale. Protagonista è una ragazza che nasconde un terribile segreto, capace di ammaliare gli uomini fino a costringere loro ad ucciderla; ogni morte vede Tomie ritornare nuovamente e nuovamente ancora, moltiplicarsi e diventare più feroce. Se nel finire le storie diventano decisamente efficaci nel creare una sensazione di paura, dovuta anche a un crescendo di vicende crude e orribili, l’inizio soffre di una chiara mancanza di progettualità. Come ammesso dall’autore stesso, la serie è stata portata avanti praticamente alla giornata e man mano arricchita di elementi. Questo si avverte e contribuisce a non rendere efficace fino in fondo l’effetto complessivo del volume. Il tratto di Ito cresce costantemente lungo le pagine, segna persone e oggetti con una linea sottilissima, quasi fragile all’apparenza; certe scelte di inquadrature e lo stile mi hanno fatto venire in mente De Luca, anche se il paragone è certamente azzardato. Attendo con interesse le altre opere dell’autore, di cui Tomie si annuncia come un antipasto non del tutto convincente. (Ettore Gabrielli)
Tomie
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