di Philippe Paringaux e Loustal
Coconino, 2007 – 64 pagg. col bros. – 16,00 euro
Ad un primo acchito questo volume ricorda più i libri illustrati che non i fumetti. È evidente come i due autori si siano spinti in un percorso (non nuovo del resto) in cui le parti fondamentali del medium, sceneggiatura e disegni sembrano viaggiare in modo distinto e separato. Immagini e testo, infatti, proseguono parallelamente per tutto il volume, le prime ad illustrare ciò che le didascalie narrano; i dialoghi sono ridotti al minimo indispensabile e, anche in questi casi, sono scarni e diretti, quasi che gli autori si vergognino di non riuscire a fare a meno delle “nuvolette”. Considerando che nel fumetto moderno i dialoghi sembrano sempre più importanti, sino a diventare spesso prolissi ed ingombranti, la scelta dei due francesi sembra decisamente controcorrente, anche per un genere, il noir, storicamente parco di “discussioni”. Il risultato è una narrazione necessariamente “distaccata” e quasi cinematografica in cui alle immagini è demandato il compito di trascinare il lettore nelle necessarie atmosfere cupe e malate di una storia cattiva, violenta, eccessiva, esplicita e scorretta. Un fumetto decisamente riuscito che incolla il lettore alle vicende del protagonista. Un fumetto, infine, dalle caratteristiche estremamente popolari, in una veste decisamente poco popolare. (Michele Quitadamo)
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