Khor: nuova serie Star Comics da Studio Piccatto

Khor: nuova serie Star Comics da Studio Piccatto

La nuova serie dello Studio Piccatto targata Star Comics: ce ne parla Cristiano Spadavecchia.

KhorCom’é nato Khor? Traccia una breve genesi di questa serie: idea, progettazione, realizzazione…
Durante l’autunno del 2006 Luigi è stato contattato da Ade Capone e si è iniziato a ragionare sulla possibilità concreta di realizzare una miniserie fantasy per la Star Comics. Ognuno di noi ha visto in questa possibilità una buona occasione per sviluppare un progetto che era già nelle nostre corde. La progettazione è durata fino a Febbraio. A Marzo sono comparse le prime idee valide e primi disegni del personaggio, fatti da Piccatto e ci siamo sentiti pronti per partire con la realizzazione delle tavole a fumetti.

Luigi Piccatto è un noto disegnatore di Dylan Dog, tu di Brendon. Ora siete coinvolti nel progetto anche come sceneggiatori: è la vostra prima esperienza? Come avete dovuto riadattare i vostri metodi di lavoro?
Per quanto riguarda l’ideazione e la realizzazione del personaggio, il lavoro di Luigi è stato essenziale. La sua lunga e considerevole esperienza in ambito fumettistico ha portato non solo alla definizione grafica di Khor, ma anche alla predisposizione del carattere e dello spirito del personaggio, nonché all’organizzazione di un plot e di un intero universo narrativo.A parte alcune esperienze come sceneggiatore di me stesso, fatte in passato per storie brevi che hanno partecipato ad alcuni concorsi, questa è la prima volta che mi occupo anche della stesura dei testi. Quanto al metodo di lavoro lo abbiamo escogitato poco per volta. Il lavoro fatto fino a qui con Walter Riccio è stato molto utile, oltre che nella creazione delle sceneggiature anche nella ricerca di un criterio operativo efficace. Il problema della sceneggiatura, rispetto al disegno, è lo sguardo d’insieme. Da disegnatore molte volte non mi preoccupo troppo del senso che hanno certe azioni che compiono i personaggi. Personalmente mi preoccupo soprattutto della meccanica della singola tavola o di una sequenza di poche tavole.Da sceneggiatore ritengo invece sia importante avere sempre sotto gli occhi tutte le pagine: ciò che accade a pagina 1 deve essere coerente con ciò che accadrà a pagina 50 o 90, per dare alla storia una sua forma ben precisa. Ci vuole buona memoria e tanta pazienza per rileggere mille volte quello che si è scritto.

KhorCosa puoi dirci dello Studio Piccatto? Chi sono gli autori che lo compongono?
Luigi Piccatto non ha bisogno di presentazioni: tutti sanno che è una delle “colonne” della Sergio Bonelli Editore. Cesare Valeri è un disegnatore che tutti i lettori di Dylan Dog ricorderanno per il lavoro svolto sull’indimenticabile I conigli rosa uccidono. Cristiano Spadavecchia ha lavorato con Luigi Piccatto sulle tavole di Magico Vento, prima di approdare a Brendon. Emma Martinelli e Renato Riccio hanno già collaborato con Luigi nell’one shot medievale Martino di Loreto. Matteo Santaniello è il più giovane dei collaboratori dello studio. Walter Riccio frequenta lo studio da circa un paio d’anni. Mara Aghem, pittrice e fumettista, contribuisce al progetto con la sua esperienza nell’uso del colore.

Khor è stata descritta come una miniserie; è già previsto un proseguimento, magari in altri formati, oppure no?
Khor nasce come miniserie di quattro numeri. Per ora il quarto numero è quello conclusivo, anche se la serie potrebbe continuare. Il formato più logico per proseguire sarebbe quello con il quale siamo partiti. Ma se è lecito sognare…

A quali opere (libri, film, fumetti…) si ispira il mondo di Khor?
Compilare una lista dettagliata delle opere a cui ci siamo ispirati nella stesura sarebbe un’impresa immane. Basti qui ricordare le atmosfere dark di H.P. Lovecraft e i mondi di Hayao Miyazaki (in particolare, si può citare La principessa Mononoke). E non possiamo dimenticare le ore passate a giocare a Zelda…

Esistono altri progetti dello Studio Piccatto in cantiere?
Come spesso avviene, gli “scaffali mentali” di noi fumettisti sono sempre pieni di idee…

La tua esperienza di disegnatore ha fatto si che diventassi uno sceneggiatore dettagliato, o uno che lascia molta libertà al proprio disegnatore? Come sceneggi una storia?
Nel momento in cui mi accingo a scrivere, la tentazione è quella di tradurre immediatamente in disegno le idee. Comunque, credo sia importante notare che Khor, come succede nel mondo del cinema, nasce da un costante lavoro di squadra, e che la sceneggiatura scaturisce sempre da uno scambio di idee fra Luigi, Walter e me.

È più facile diventare sceneggiatore essendo prima disegnatori?
Si, soprattutto da un punto di vista pratico. Ritengo che il lavoro di disegnatore mi abbia aiutato molto, soprattutto per quanto riguarda la visualizzazione dell’immagine durante la stesura del testo. Pero’ questo non vuol dire che sia un passaggio facile da compiere. Per me ci sono voluti alcuni anni prima di prendere una certa confidenza con il linguaggio delle immagini.

Riferimenti
Il sito della Star Comics: www. starcomics.com

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