Dampyr – I Classici di Repubblica Serie Oro # 47 – 6,90euro

Dampyr – I Classici di Repubblica Serie Oro # 47 – 6,90euro

Dampyr - I Classici di Repubblica Serie Oro # 47 - 6,90euro(Stefano Menchetti)

Dampyr è uno degli ultimi nati in casa Bonelli e tra questi è la testata di maggior successo. La pubblicazione nella collana dei Classici e l’annuncio dell’uscita del primo speciale nel mese d’ottobre giunge dunque a consacrare la popolarità della serie creata da Mauro Boselli e Maurizio Colombo. Dampyr narra le avventure di Harlan Draka, mezzo uomo e mezzo vampiro (un dampyr per l’appunto) e dei suoi compagni l’ex soldato Emil Kurjak e la vampira Tesla, impegnati nella lotta senza confini contro i vampiri che segretamente regolano i destini del mondo. Le storie scelte sono, se non le migliori della serie, ottime per presentare i personaggi e far apprezzare il mondo di Harlan Draka.
Nell’avventura doppia, formata da Transylvanian Express e Il segreto delle sette città, Dampyr e i suoi compagni sono alla ricerca di Draka, il vampiro padre di Harlan. Durante il viaggio, i tre iniziano a scoprire la complessa trama da lui intessuta nel corso dei secoli, incontrando alcuni dei personaggi che saranno destinati a diventare ricorrenti nel corso della serie, come il professor Foster e l’aviatore Godwin Brumowski. Tra le pagine di Lamiah (inspiegabilmente pubblicata in coda al volume pur essendo di molto precedente) Tesla si trova a fare i conti col suo passato, con la vita precedente alla sua trasformazione in vampira. Tutte e tre le storie sono disegnate da Majo (Mario Rossi), il disegnatore principe della serie, che ha illustrato quasi tutte le migliori avventure di Harlan e soci. Purtroppo pero’ la scelta di colorare le storie sminuisce a tal punto il lavoro da lui compiuto da dare l’idea che egli non sia niente di più di un onesto mestierante. La realtà è che i disegni di Majo, nati per il bianco e nero, mal si prestano alla colorazione, tanto più se questa viene fatta coi colori piatti e spesso acidi che l’anonimo colorista ha scelto. Sono stati colorati anche gli sfondi delle vignette scontornate, rendendo del tutto vano l’effetto che queste volevano creare.
Un vero peccato che rovina il giudizio su volume, sicuramente positivo se le storie fossero state pubblicate nell’originale bianco e nero. (Stefano Menchetti)

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