La miniserie più strana del Millarverse si conclude con questo numero. Dispiace dirlo ma si ha l’impressione di una fine prematura e di un’occasione mancata. Intendiamoci, il numero 3 è bello quanto i 2 precedenti. Il nuovo messia sembra tornato e una comunità cittadina viene sconvolta. Resurrezioni e miracoli vari convincono tutti tranne il parroco del paese, fino alla rinascita del suo cane, schiacciato in un incidente. Ma quando ci si inizia a chiedere come si svilupperà la storia, eccoci al colpo di scena finale: il ragazzo è diventato adulto e ci svela di non essere realmente il figlio di Dio ma il figlio del Diavolo! Si sono sbagliati tutti, insomma, anche lui, che era davvero convinto di essere il nuovo Cristo. A questo punto, saluta i suoi accompagnatori e sale sull’aereo presidenziale: il figlio del Diavolo è il presidente degli Stati Uniti! Iconoclasta fino in fondo, l’impressione è che Mark Millar abbia cercato l’effettaccio, riuscendoci ma inficiando le interessantissime premesse(Guglielmo Nigro).

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