di AA VV
Play Press, mar. 2006 – 80 pagg. col. spil. – 3,90euro
Decima puntata di Hush, in cui forse ci viene svelata l’identità del misterioso nemico, dopo vari indizi fuorvianti. Al di là di quelle che sono fondamentalmente esigenze narrative commerciali, è molto interessante l’interpretazione di Jeph Loeb delle motivazioni del nuovo Robin (Tim Drake) e delle ragioni per cui ha ragione di esistere come personaggio. Partendo dal Robin attuale, Loeb analizza anche quelli passati, in modo semplice ma incisivo e funzionale alla narrazione, considerato il colpo di scena finale. Jim Lee è sempre più bravo: con uno stile nitidissimo, che miscela classico e moderno, coinvolge il lettore con anatomie sinuose e prospettive accattivanti. Sempre Robin al centro dell’attenzione in uno dei due episodi di War Games, dove vengono sommariamente raccontate da Andersen Gabrych le motivazioni per cui agisce il ragazzo meraviglia in carica, il tutto delineato dalle legnose matite di Pete Woods. Il secondo episodio di War Games cerca di tracciare la linea di confine tra metodi della polizia e dei giustizieri mascherati, accentrandosi sui rapporti tra l’ex commissario Gordon, il nuovo capo della polizia Akins e Batman. Testi soporiferi di A. J. Lieberman, disegni personali ma pretenziosi di Brad Walker. (Paolo Garrone)
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