
L’autore di Lost in Taiwan, Mark Crilley, è uno scrittore over (classe 1966) con una spiccata sensibilità per le dinamiche interrelazionali adolescenziali e con una lunga esperienza sia come fumettista, con oltre 40 libri pubblicati (tra i suoi successi Akiko, Brody’s Ghost e La mia ultima estate con Cass), sia come insegnante di inglese e disegno a Fukushima, Changhua e Taiwan. Una conoscenza e un amore per l’Asia che Crilley dimostra ampiamente in questo suo ultimo lavoro, incentrato sull’incontro tra culture diverse incarnate dall’annoiato Paul e dalla dolcissima Peijing: due ragazzi che rappresentano uno il mondo occidentale che sta smarrendo valori importanti come cultura e socializzazione e l’altra quello asiatico caratterizzato da un forte senso della famiglia, della tradizione e dell’ospitalità.

Sul fronte artistico l’autore propone uno storytelling avvincente con disegni dal tratto morbido e poco rifinito nelle chine, ma estremamente dettagliati a livello scenografico, con ambienti interni ed esterni riprodotti in maniera realistica e arricchiti da una colorazione tenue, simile agli acquerelli. Si intravede inoltre una solida conoscenza di Taiwan nella descrizione di usi e abitudini, di sensibilità e realtà familiari della gente taiwanese che Crilley ci mostra attraverso gli occhi del protagonista, scoprendo un mondo perfettamente in equilibrio tra era moderna e il valore della memoria e delle usanze tradizionali.
Abbiamo parlato di:
Lost in Taiwan
Mark Crilley
Traduzione di Martina Fermato
Tunué, 2025
256 pagine, cartonato, colori – 19.00 €
ISBN: 9788867905836
