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Il Noumeno come media

14 Giugno 2016
Si complica il complotto politico che ruota intorno a Solomon Maimon nel secondo volume di Noumeno di Lucio Staiano e Giulio Rincione.
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Nell’appendice del secondo numero di Noumeno, Lucio Staiano propone ai suoi lettori un “gioco” per permettere loro di calcolare il proprio noumeno. Il punto di partenza è abbastanza semplice: per ognuno di noi esiste un dato numero di fenomeni (dove per fenomeno si intende ciò che possiamo osservare grazie all’uso dei nostri sensi): uno per ciascuna delle persone che ci conosce, oltre al nostro stesso fenomeno, ovvero il modo con cui ci percepiamo, ma esiste un unico noumeno (una sorta di realtà nascosta, inaccessibile ai nostri sensi), che coincide con la media di ciascun fenomeno.
Si dovrà, dunque, parlare di molte realtà fenomeniche, di cui una potrebbe essere considerata quella fondamentale, e di una sola realtà noumenale.

In questo contesto diventa interessante cercare di capire quale sia il fenomeno fondamentale, o quale sia più reale tra fenomeno e noumeno, e infine se possa esistere qualcuno in grado di sottrarsi al gioco delle medie proposto da Staiano.
La risposta a questi quesiti sembra risiedere nelle possibilità concesse dai QR, i computer quantistici fluttuanti personali introdotti nel numero precedente, di cui Solomon Maimon, il protagonista, è uno dei possessori. Maimon è il punto centrale di quello che appare come un complotto politico particolarmente complesso, ramificato sia nel noumeno sia nel fenomeno: in questo senso Noumeno può essere inquadrato come un fumetto distopico dove politica e affari si intrecciano e influenzano la vita dei cittadini, protagonisti inclusi.
In particolare viene approfondito il ruolo delle banche: la BCE, dalla sua posizione di vantaggio, opera per influenzare la politica europea, difendendo più la propria posizione di potere che lo status quo politico; le banche private, invece, vorrebbero scardinare questo ruolo, svicolando dai consigli paternalistici della BCE in un gioco delle parti che ricalca indubbiamente quello della nostra società.

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Tecnicamente spicca la capacità di Staiano di raccontare fenomeno e noumeno, alternandoli e sovrapponendoli, senza cadere nel classico difetto di proporre/ideare paroloni e spiegazioni complicate per il substrato scientifico, introdotto al lettore in maniera semplice e naturale.

Il testo viene ottimamente sorretto dai disegni di Giulio Rincione, che conferma quanto già mostrato sul numero precedente, confermando tra l’altro l’ottima gestione delle ombre, già mostrata su Paperi, che enfatizza gli aspetti misteriosi della vicenda.

In ultima analisi Staiano e Rincione cercano, come Philip Dick, il senso ultimo dell’essere umano e della sua realtà. Fenomeno per fenomeno.

Abbiamo parlato di:
Noumeno #2: L’étranger
Lucio Staiano, Giulio Rincione
Shockdom, ottobre 2015
48 pagine, spillato, colori – 3,00 €

Gianluigi Filippelli

Gianluigi Filippelli

Gianluigi Filippelli (Cosenza, 1977) ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università della Calabria. Attualmente lavora presso l'Osservatorio Astronomico di Brera (Milano) dove si occupa di Edu INAF, il magazine di didattica e divulgazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica di cui è editor-in-chief.
Tra i suoi interessi, le applicazioni della teoria dei gruppi alla fisica e la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico.
Last but not least, è wikipediano.

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