di Steve Niles e AAVV
Free Books, 2007 – 112 pagg. bross. col. – 10,90euro
“28 giorni dopo“, film fanta-horror diretto da Danny Boyle, è stato un piccolo caso cinematografico. Forse anche perché, con la sequela di film di genere tutti della stessa matrice e appiattiti verso uno standard poco appetibile, era realizzato in maniera gradevole e sapeva catturare lo spettatore non solamente attraverso trucchetti stereotipati. Questo volume a fumetti, scritto da quello che ormai è un vero specialista del genere a fumetti, Steve Niles, e disegnato da Dennis Calero, Diego Olmos, Ken Branch e Nato Jones, esplora parti della storia che nel film vengono solo accennate, come la nascita del virus che trasforma gli uomini in una sorta di zombi, o paralleli alla vicenda principale. Il risultato è molto ben fatto, con il giusto ritmo e la giusta tensione, disegnato con stili differenti tra loro ma efficaci, in particolare quello fotografico di Calero, e quello di Branch/Jones, splatter al punto giusto. È proprio la storia disegnata da questa coppia di autori (Fase 3: La decimazione) a porre alcuni degli interrogativi più inquietanti sulla natura umana. (Ettore Gabrielli)
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