di AA VV
Panini Comics, set. 2009 – 80 pagg. col. spil. – 3,30euro
Gli X-Men sotto scacco reagiscono al ricatto Skrull salvando onore, pelle e ostaggi nell’ultima parte della miniserie che li vede partecipi alle trame di “Secret Invasion”. Malgrado i buoni testi di Mike Carey, giocati su dialoghi caratterizzanti, il coinvolgimento dell’homo superior Marvel nella lotta agli invasori alieni tende a sbiadire rapidamente dalla memoria, a causa di una trama in calando, allettante ed efficace solo nelle battute iniziali (X-Men #228). Fatto salvo il buon lavoro svolto su Scott “Ciclope” Summers, sempre più determinato ad essere il leader maximo della compagine mutante, l’impressione generale è quella di un arco narrativo necessario solo a collocare i personaggi all’interno del crossover concertato da Michael Bendis. Netto miglioramento della parte grafica, nuovamente affidata a Ma Sepulveda e qui supportato da Cary Nord, maggiormente incisiva e precisa rispetto a quella vista nell’episodio precedente. Duane Swierczynski e Ariel Olivetti continuano invece la loro corsa su “Cable”, spingendo sull’acceleratore della cocciuta determinazione del mutante Alfiere di eliminare la baby messia in fuga nel futuro. Racconto ben concertato su due linee temporali sempre in pericolosa rotta di collisione, si dimostra, ad ogni nuovo appuntamento, una lettura piacevole. Chris Yost e Paco Diaz si occupano poi di analizzare la psicologia di Emma Frost, incapace di perdonare a se stessa gli errori del passato, in una breve storia che offre alcuni spunti interessanti. Ultime pagine dedicate alla coppia Fraction-Brubaker (attenti a questi due) in una prova a tratti verbosa che nel delineare caratteri e personalità dei protagonisti, insinua tensione e violenza tra le strade di una San Francisco, nuova dimora degli uomini X. Disegni di Greg Land, ricchi di glamour, un pizzico d’erotismo e inquadrature eccessivamente “posate”. (Ferdinando Maresca)
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(aggiornato il 23/09/2017)