Il Massacratore ha vissuto una vita editoriale abbastanza intensa, con numerose storie apparse tra riviste contenitore, serie autoprodotte e miniserie per grosse case editrici.
Scopo di questo articolo è ripercorrere insieme le sue vicissitudini editoriali, che si articolano tra le puntate apparse su Buona La Prima e KatziVari, la serie regolare, i vari speciali e la miniserie Play Press. Nel farlo, ringraziamo ancora una volta l’autore, Stefano Piccoli, che ci ha messo a disposizione tutto il materiale necessario.
Il Massacratore
numero 0 + 12 numeri, 32 pagg. spil. b/n
Liska Prod. – Novembre 1994/Novembre 1996
La prima serie regolare del Massacratore, che riusciva ad arrivare ai lettori a cadenza quasi bimestrale, rappresenta tuttora la testata più longeva portata avanti da una casa editrice indipendente.
Si comincia con un numero 0, distribuito in tiratura limitata a Expocartoon del 1994, in cui oltre ad una storia inedita vennero ristampate storie di due tavole ciascuna, già viste sulle riviste a fumetti “Buona la prima!” e KatziVari”, in cui Il Massacratore faceva a pezzi volti noti dello spettacolo come Sgarbi o Masini. Il personaggio esce così dal limbo editoriale in cui era rimasto per un anno per proseguire la sua opera di distruzione del programma Non è la Rai (che allora furoreggiava tra le ragazzine e non solo), nei successivi tre numeri. La testata, sempre presente alle principali fiere fumettistiche come Lucca e Roma, acquista maggiore popolarità, sia per il concept stesso dell’opera, ma anche per gli splendidi disegni che S3keno realizza. Inevitabile che case editrici vere e proprie comincino ad interessarsi all’autore, cercando di accaparrarselo.
Intanto arrivano ospiti illustri, primo fra tutti Daniel Zezelj, che disegna un paio di copertine; lo storico amico Paolo “Ottokin” Campana alle illustrazioni della pagina della posta, sino ad arrivare ad autori e disegnatori ospiti sulle stesse storie del Massa, come Diego Cajelli e Luca Bertelé. In appendice, dopo le storie di Stefano Monfeli (Egocefalo e Il Tuo virus non si annoia mai) arriva Creed di Trent Haniuga.
Stefano Piccoli, come egli stesso dichiara tramite il suo alter ego, comincia pero’ ad essere sempre più stanco di questa esperienza. La stessa formula vincente che aveva creato diventa stretta, relegando la sua fantasia alla semplice esecuzione degli “ordini” dei lettori. Per rivitalizzante sé stesso e il personaggio, con il numero 9 della serie cambia grafica e contenuti, poi con il numero 10 decide di staccarsi dalla ormai consueta classifica delle “vittime predestinate” decisa dai lettori per dare libero estro alla propria creatività. Ma ormai siamo al canto del cigno della testata: giusto il tempo di altri due numeri, per chiudere in bellezza con l’uccisione di Anna Falchi e il personaggio chiude le sue avventure con il numero 12, presentato a Expocartoon 1996. Stefano prova ad essere indipendente diventando dipendente: approderà alla Play Press, dove gli viene garantita comunque la massima libertà creativa. Quanto sarebbe durato?
Virgo
2 Speciali, 24 e 32 pagg. spil. b/n.
Liska Prod. – Marzo 1995, Maggio 1996
Il fascino esercitato sui lettori dalla compagna del Massacratore è tale da renderla protagonista esclusiva di due speciali, il primo con poster “Playmate” all’interno e il secondo con una galleria di Pin-Up disegnate da altri autori. Nei due episodi contenuti, Virgo e Nessuna Giustizia, la bomba erotica ci mostra tutta il suo carattere nelle vicende narrate e la sua sensualità nei disegni. Ne escono fuori due storie semplici ma avvincenti, in cui a farla da padrone è la difficile realtà con cui Virgo deve scontrarsi nel suo ruolo di assistente sociale. Inoltre dimostra come in effetti lei sia l’unica riuscire a tenere testa al Massacratore, qui solo in veste di comparsa nella prima storia ma determinante nella seconda. A testimonianza di quanto Virgo fosse amata dal pubblico, i dati di vendita: i due albi vanno subito esauriti e sono a tutt’oggi, tra le produzioni di Piccoli, i più ricercati dai collezionisti. Proprio per questo successo, con la miniserie Play Press, Virgo da comprimaria diventerà co-protagonista e guadagnerà il proprio nome in copertina accanto a quello dello storico compagno.
Il Massacratore Contro Capitan Italia
2 numeri, 32 pagg. spil. b/n
Liska Prod. & Down Comix – Marzo/Maggio 1996
Nella vasta produzione dei componenti della Factory trova spazio anche l’etichetta Down Comix con il suo Capitan Italia scritto e disegnato da Walter Venturi, fortissimo supereroe senza scrupoli che prende ispirazione solo nella grafica dal più famoso Capitan America. Siamo nel bel mezzo degli anni ’90, i crossover impazzano tra le major americane Marvel e DC Comics: perché non fare incontrare i due personaggi più gettonati dell’editoria indipendente italiana? Nasce così questa miniserie di due numeri, su doppia etichetta Down Comix/Liska Prod., scritta e disegnata a quattro mani, due episodi ciascuno, da Venturi e S3keno.
La trama è semplice e presto detta: Capitan Italia insegue il famoso boss mafioso Toto’ Pina, mentre i lettori del Massa hanno scelto come loro obbiettivo proprio la criminalità organizzata. I due quindi convergono sullo stesso obiettivo e per accaparrarsi il “diritto” all’eliminazione….e sono botte da orbi! A prevalere, anche se di poco, è il personaggio di Venturi, ma il Massacratore lascia i conti in sospeso: se la classifica lo vorrà, tornerà a cercarlo.
L’obiettivo dichiarato dai due autori era creare un crossover in cui i due protagonisti sfuggissero ai cliché tipici dei crossover supereroistici, ossia: prima scontro fraticida, poi alleanza contro un nemico comune. Forse pero’ ci sono riusciti solo in parte: infatti anche se i due non si alleano né diventano amici, la storia rimane strutturata fondamentalmente in questa maniera. È comunque un albo divertente, soprattutto nella scazzottata tra i due protagonisti, ma che forse avrebbe potuto regalare qualche emozione di più se studiata per una foliazione maggiore.
Il Massacratore Presenta: Sbirri
volume unico, 22 pagg. spil. b/n
Liska Prod. – Marzo 1997
Ultimo albo del nostro ad uscire sotto l’etichetta Liska Prod. che vede il Massacratore più nelle vesti di narratore che di protagonista. La polizia corrotta spadroneggia con metodi poco ortodossi e c’é chi tra le sue file rimane solo a guardare. È di certo una bella storia, che laddove rischia di cadere nella retorica lascia invece alcuni interessanti spunti di riflessione. Continua qui l’evoluzione creativa di S3keno, che allarga sempre di più gli orizzonti del proprio personaggio, abbandonando la vecchia impostazione editoriale per scoprire tutte le varie potenzialità della sua creatura.
Il Massacratore & Virgo
3 numeri – 32 pagg. spil. b/n
Edizioni Play Press – Gennaio/Marzo 1997
Questa miniserie di 3 numeri, uscita per la Play Press, avrebbe dovuto ipoteticamente spalancare la porte ad una serialità regolare del Massacratore. Così alla fine non fu, in parte perché le vendite non furono talmente incoraggianti (non superarono quelle della precedente serie autoprodotta) da portare la casa editrice a continuare a investire su questo personaggio, in parte perché cominciava l’allontanarsi di Stefano da questo media, per approdare ad altri lidi forse più soddisfacenti.
La storia prende spunto da un classico concept narrativo già visto anche in molti film americani: lo scambio di personalità tra i due protagonisti. Il Massacratore, imprigionato nel corpo di Virgo, non riesce ad avere la stessa forza distruttrice, mentre Virgo non riesce a gestire la vera forza del compagno, compiendo gesti dei quali si pentirà.
Una storia nel complesso godibile, ma che sicuramente non rappresenta le vere capacità di narratore di S3keno. Bellissimi, invece, come sempre i disegni.