Shinji Kajio e Kenji Tsuruta tornano a raccontare la vita di Emanon, una ragazza che racchiude in sé i ricordi di generazioni di essere viventi, fin dall’alba della nascita della vita sulla terra; Emanon ha letteralmente già visto tutto, ha più ricordi di quanto una persona possa sopportare. Alla ricerca di uno scopo nel mondo, vive a un ritmo differente e con prospettive diverse da quelle delle persone comuni, eppure sembra mantenere una sua umanità, una sua innocenza.
Nello schema potenzialmente ripetitivo pur se denso di fascino e mistero si inserisce la trama del fratello di Emanon e dei suoi poteri, pur senza sconvolgere il tono lento, compassato e riflessivo del racconto. Se da una parte gli autori si premurano quindi di creare una sottotrama al vagabondare della protagonista, il punto di forza rimane l’affascinante idea alla base e la vena poetica, ma non melensa, che l’accompagna.
Alla resa dei testi di Shinji Kajio contribuiscono in maniera fondamentale i disegni di Kenji Tsuruta. Le sue linee sottili contornano figure eleganti, efebiche e quasi eteree; i grandi occhi esprimono i sentimenti dei personaggi, dalla malinconica impassibilità di Emanon allo stupore di chi le sta intorno. Le tavole sono dettagliate, fitte di segni, tratteggi, retini, gli ambienti sono ritratti in maniera realistica e precisa, calando efficacemente una storia fantastica nel mondo reale.
Abbiamo parlato di:
I viaggi di Emanon
Shinji Kajio, Kenji Tsuruta
Traduzione di Federica Lippi
Panini Comics, 2016
208 pagine, brossurato, bianco e nero – 12,90€
ISBN: 9788891259752