Massimo Galletti
Tra i fondatori del Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona, con cui collabora fino al 1995. Ha scritto articoli e recensioni per Blue, Fumo di China, Mucchio Selvaggio, Tank Magazine, Scuola di Fumetto, Touch, Animals.
TOP TEN NOVITÀ
1° CLASSIFICATO
SWEET SALGARI (PAOLO BACILIERI – COCONINO PRESS)
Non avrei voglia di una grande motivazione. Vorrei scrivere “è il libro che ho amato di più”, semplicemente, e dovrebbe bastare. Non aveva nulla in partenza per piacermi, che mi frega a me della vita di Salgari? E invece no, innanzitutto è chi e come ti racconta, i paesaggi e gli ambienti, quelli davvero poveri e quelli davvero borghesi, dell’Italia di allora. Questa grammatica di pause e impaginazione, in cui Bacilieri sta diventando maestro. E quest’uomo romanziere, con la vita avventurosa a modo suo e i soldi faticati sui romanzi di grande consumo e di poca stima. E l’incalzare dell’ultimo giorno, e i ragazzini che accorrono, e il funerale. E questo meraviglioso omaggio dell’autore Bacilieri all’arte povera della scrittura d’appendice di cui il fumetto e la sua storia e la sua umiltà son parenti così stretti, persino nella dedica.
2° CLASSIFICATO
L’URLO DEL POPOLO (JACQUES TARDI, JEAN VAUTRIN – DOUBLE SHOT)
1871, nei giorni della Comune di Parigi. Un affresco potente e coerente, una fusione sapiente tra storia e romanzo, tra umanità e politica. La naturale innata capacità che ha Tardi, è proprio vero, di rendere suo un soggetto nato romanzo non suo, di regalare ai personaggi visi e personalità indimenticabili. Il tutto in una confezione libro davvero degna, tale da rendere all’autore e al contenuto l’importanza che meritano. Brava Double Shot.
3° CLASSIFICATO
ERA LA GUERRA DELLE TRINCEE (JACQUES TARDI – BD)
Il libro è più antico, il segno più coerente. L’importanza del libro maggiore. È uno dei libri con cui si consolida, in Europa, la graphic novel, il graphic journalism, la biografia e la storia col fumetto. È bello al punto da annullare qualsiasi compiacimento fumettistico per narrare, soltanto narrare, la carneficina atroce della guerra del 1914-18. E un grande autore già allora acclamato come Tardi si mise al servizio del fumetto, e della Storia, quella con la S maiuscola. Inedito colpevolmente in Italia, un grazie insperato alla Bedè edizioni per essersene ricordata, per averlo osato nel catalogo, per averlo offerto a un prezzo moderato. E però il formato e un po’ anche la grafica ne mortificano l’importanza agli occhi del lettore, solo per questo cede a se stesso il secondo posto.
4° CLASSIFICATO
PORTUGAL (CYRIL PEDROSA – BAO PUBLISHING)
Succede meno, ci sono meno sfondi storici che nei libri sopra, c’è meno trama che nei libri sotto. Si piazza in alto forse perché, al contrario dei suoi principali competitor tra i libri editi nel 2012, questo è anche un libro recente come prima pubblicazione, in Francia nel 2011. E si sente, nel sapore e nel profumo. Un autore alter ego alla ricerca delle sue radici nella patria e tra la gente del paese da dove arriva la sua famiglia. Una delle trame più classiche possibili, in un tessuto narrativo raffinatissimo, con giochi di colore che sono grammatica felice, con personaggi e paesaggi talmente veri nella loro certosina rappresentazione che aprono il cuore e rasserenano su quell’eterna buffa cosa che è la vita.
5° CLASSIFICATO
QUÉQUETTE BLUES (BARU – COCONINO PRESS)
Una compagnia di giovani maschi nei giorni di un ultimo dell’anno di quando l’autore era un ragazzo. Il segno del primo Baru, che era già potente e innovativo e professionale e ci pare oggi tenero e disarmato. Anche qui un grazie a Coconino per la proposta anni e anni dopo ma in prima italiana del primo libro di Baru, da subito opera completa, da subito anche con più pagine dei formati standard, da subito a colori. Da subito sociale e con la sua classe sociale, ma da subito anche leggero e avventuroso e mai banale, pur nello sfondo di problemi, fabbriche e povera gente.
6° CLASSIFICATO
BRÜSEL (BENOÎT PEETERS, FRANÇOIS SCHUITEN – ALESSANDRO EDITORE)
Un altro titolo antico mai edito in libro in Italia. E anche qui, forse qui anche più che sopra, perchè Schuiten di questi tempi sembra un’impresa un po’ fuori moda, un altro applauso stavolta ad Alessandro Editore, che poco per volta ci restituisce i libri di Schuiten, in ‘a solo’ e nelle sue varie collaborazioni, nelle edizioni sontuose di cui abbisognano le sue impervie architetture, le sue mappe di città utopiche distrutte e ricostruite e in lotta con la follia dell’uomo e la forza della natura, i suoi geometrici fascinosi giochi di comunicazioni veterofuturistiche e i suoi pamphlet urbanistici dissimulati in eleganti fumetti avventurosi. Ancora, nel loro genere, insuperati.
7° CLASSIFICATO
FINESTRE SULL’OCCIDENTE (FELIPE H. CAVA, RAÙL – GIUDA EDIZIONI)
E qui Giuda edizioni è davvero eroica, sempre dopo i soliti quasi vent’anni, a proporci un libro complesso e affascinante come questo di Cava e Raul. Due autori consapevoli come pochi, allora e di rimando adesso, che fumetto può essere al massimo livello e contemporaneamente politica e danza, arte e storia, Russia dentro l’oggi di allora e sequenze di segni tanto difformi quanto con rivali al mondo sulle dita di una mano. Immergersi. Riemergerne.
8° CLASSIFICATO
MEMORIE DI UN UOMO IN PIGIAMA (PACO ROCA – TUNUÉ)
Basta coi titoli antichi proposti solo ora. E basta anche coi libri poderosi e ponderosi. E mi perdonerà Zerocalcare se non arriva ancora. Paco Roca stavolta abbassa il tiro sulle piccole storielle quotidiane e occidentali di un quarantenne tipo lui, e piccole storie con amici e fidanzata e mondo vario a far da specchio al tranquillo con menate sul mondo benestante occidentale. Satira di costume riuscitissima, gradevolissima, ben scritta e ben disegnata, mai fine a se stessa, elegante, piacevole. Solo un bel libro, davvero un bel libro.
9° CLASSIFICATO
COME LE STRISCE CHE LASCIANO GLI AEREI (VASCO BRONDI, ANDREA BRUNO – COCONINO PRESS)
Andrea Bruno è forse il più visionario tra i talenti italiani di segno mondiale ma ha un’incapacità antropologica nel raccontare qualcosa che sia disgiunto dal suo sguardo di paese, italiano, europeo. Brondi è un cantante di parole, e forse è vero che in buona parte ingabbia il talento visionario di Andrea in una trama un filo didascalica. Ma è anche vero che il segno di Bruno smonta e scarnifica e seleziona le parole di Brondi. Ed è infine vero che l’Europa di oggi, il suo cuore pulsante, vivo e di speranze e di sofferenze, non lo racconta pressoché nessuno. E invece questo trattenuto ma al contempo spalancato libro di Brondi e Bruno una fotografia importante ce la lascia. A monito. (P.S. Davvero non si può non scriverlo, questo libro contiene la pagina più assurda e controproducente e sbagliata mai vista in un libro a fumetti. L’autore del soggetto che, oltretutto a trama non ancora del tutto terminata, ti spiega tutto quel che hai appena letto, e che hai già capito da solo. In un libro bello e importante una cosa atroce e insopportabile! E mi perdonerà Zerocalcare se non arriva ancora.)
10° CLASSIFICATO
UN POLPO ALLA GOLA (ZEROCALCARE – BAO PUBLISHING)
È davvero un bel libro, piacevolissimo, intelligente, con un gran ritmo, che consiglio a chiunque. Anche se non ce n’è bisogno, l’hanno già comprato tutti.
MENZIONE STORICA – RISTAMPE
1° CLASSIFICATO
VALENTINA MELA VERDE, VOL. 4. TUTTE LE STORIE 1975-1976 (GRAZIA NIDASIO – COMICOUT)
La premessa era che Nidasio è una dei grandi che ha costruito il fumetto italiano oltre il seriale nei ’70, insieme a Pratt, Crepax, Toppi, De Luca, Battaglia. La premessa era che Valentina Mela Verde è, nascosto sotto le sembianze e il nome di un fumetto “per ragazzine”, il suo ciclo narrativo più importante, dentro il quale ha sperimentato mix vari di giornalismo grafico e fumetto della contemporaneità mescolati a una composizione grafica, narrativa e di gabbia estremamente libera e innovativa. Ma la motivazione di questo primo posto è che con questo quarto volume l’integrale di Valentina Mela Verde si chiude e si completa. Si chiude e si completa con un nuovo marchio editoriale, nonostante la chiusura dell’editore (Coniglio) che aveva pubblicato i primi tre (ancora reperibili e rilevati da ComicOut). Si chiude e si completa nonostante Nidasio non sia con Valentina Mela Verde, personaggio molto inserito nei suoi anni di pubblicazione, ma anche forse oggi come stile, soprattutto dentro al mondo stretto dei consumatori di fumetto, un autore facilmente appetitibile per il mercato odierno. Si chiude e si completa, e, si badi, sono quattro libri di grande formato, di 250 pagine l’uno, interamente a colori (fondamentali), insomma, un’operazione di non poco costo e di non poco impegno editoriale. Si chiude e si completa, e non lo farò ma l’elenco di importanti opere integrali annunciate, promesse, iniziate e mai finite del generoso ma fragile mondo editoriale a fumetti italiano in questi anni fa male e grida un po’ vendetta (e pure a Nidasio e Valentina un inizio senza seguito era già toccato). Un primo posto il cui merito va tutto alla curatrice dell’opera, Laura Scarpa, come operatrice uno dei regali più grandi che lascia all’editoria italiana, come autrice forse un tentativo vero di rendere omaggio a uno dei suoi principali autori di riferimento.
2° CLASSIFICATO
LE AVVENTURE DI HUCKLEBERRY FINN (LORENZO MATTOTTI, ANTONIO TETTAMANTI – ORECCHIO ACERBO/COCONINO PRESS)
Il Mattotti fine anni ’70-inizio ’80 che con un altro segno era già bravissimo, già innovativo, che riletto più di trentanni dopo non perde nulla in modernità. Un libro nato in bianco e nero per una piccola casa editrice presto scomparsa e reperibile ormai solo tramite antiquari, ripubblicato con splendidi colori e grande cura grafica, in un bel formato, come la fama ormai internazionale dell’autore oggi esige. Twain è per sempre Twain e lo sceneggiatore Tettamanti lavorava in simbiosi. Insomma, a impreziosire e rilanciare un bel fumetto: così si fa.
3° CLASSIFICATO
TOPOLINO NELLA VALLE INFERNALE (FLOYD GOTTFREDSON – RIZZOLI LIZARD)
Okay, dai… e dovendo scegliere, tra Topolino e Paperino scegliamo Topolino…
SAGGISTICA
1° CLASSIFICATO
COME RISOLVERE TUTTI PROBLEMI DEL FUMETTO IN ITALIA (GIORGIO TRINCHERO – MAMMAIUTO)
“Dir la verità è un atto d’amore, fatto per la nostra rabbia che muore”. I vari articoli raccolti nel libretto sono stati precedentemente editi online e ovviamente sono ancora consultabili presso il sito Conversazioni sul fumetto. Altre scelte in questa sezione dopo questa non avrebbero senso, come dice bene il titolo del libro: poi, è tutto risolto…