Tex #713 – Duri a morire (Rauch, Prisco)

Tex #713 – Duri a morire (Rauch, Prisco)

La fuga degli evasi di Dryfork si interrompe di fronte alle colt di Tex e Carson. Un finale sorprendente conclude l'avventura scritta da Jacopo Rauch e disegnata da Giuseppe Prisco.

duri_a_morire___tex_713_coverContinua l’inseguimento di Tex e Carson agli evasi dal penitenziario di Dryfork. Jacopo Rauch concerta un secondo atto che scioglie con intelligenza l’intreccio proposto il mese scorso: il montaggio delle scene è efficace e, nonostante i dialoghi un po’ legnosi che generano un calo di attenzione a metà albo, la lettura coinvolge. L’appassionato di western può trovare in queste pagine una vera e propria antologia del genere, tra agguati, inseguimenti al treno, tesori nascosti e duelli in villaggi fantasma. Niente di nuovo sotto il sole, certo, ma Rauch tratta la materia con abilità, riuscendo a non cadere in dinamiche troppo rodate e ad evitare i cliché più grossolani. Tuttavia è la conclusione, inconsueta su Tex, il vero motivo per cui leggere questo numero: lo sceneggiatore inserisce infatti una nota di grigio nel mondo estremamente manicheo del Ranger e questo espediente aggiunge originalità al plot, rendendo alcuni personaggi particolarmente degni di nota.
Il tratto di Giuseppe Prisco si fa ancora più sintetico rispetto al numero precedente: da un lato le scene d’azione (come l’assalto degli slavers a San Miguel) vengono esaltate della sua linea essenziale, dall’altro molte vignette risultano affrettate e troppo scolastiche. In più la resa dei dettagli e soprattutto delle armi è davvero povera. Insomma, Prisco è a suo agio nel raccontare una vicenda popolata da banditi brutti, sporchi e cattivi (splendido il primo piano del malvagio Frank Decker a tavola 72), ma nel complesso non osa e l’intera storia ne risente un po’.

Abbiamo parlato di:
Tex #713 – Duri a morire
Jacopo Rauch, Giuseppe Prisco
Sergio Bonelli Editore, marzo 2020
114 pagine, brossurato, bianco e nero – 3,90 €
ISSN: 977112156104600713

tavola 1
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *